lo spazio. L’ESORDIO LETTERARIO DI FABIO FALUGIANI

La copertina del libro di Falugiani

PISTOIA. Venerdì 24 novembre ore 18.00, presso Lo Spazio di via dell’ospizio, verrà presentato il romanzo di Fabio Falugiani, Celeste imperfetto (Le Mezzelane, pp. 400, euro 16,90). Insieme all’autore interverrà Francesca Cimò.

Celeste imperfetto, suo primo romanzo, è un Bildungsroman, un romanzo di formazione nella sua forma più classica, un lungo racconto che accompagna il protagonista, che incontriamo all’inizio appena adolescente, nel suo percorso di maturazione fino all’età adulta.

Giovanni, è il fulcro dell’intero tessuto narrativo, ma è sorretto e come plasmato dalle persone con cui si relaziona. Lungo il corso della sua maturazione, due sono le esperienze profondamente dolorose che gli si rivelano: la prima è rappresentata dal tentativo dell’essere umano, non del tutto riuscito, di comunicare col prossimo. La seconda è la complessa caduta della famiglia italiana nella nostra società nell’ultimo trentennio.

La crisi dell’identità famigliare fa apparire la totalità delle comparse come un immenso gregge allo sbando, che non ha punti fermi a cui appoggiarsi. Il contrasto tra il dissolversi di tutto quel che Giovanni tocca e la sua caparbia fiducia nella possibilità di costruire qualcosa, costituisce la parte più luminosa e positiva del romanzo.

L’arte, l’amore per la cultura, la mistica bellezza della musica, Firenze, il fascino dei ricordi e il tempo che passa, sono le non piccole speranze di cui il protagonista si riveste e che non lo tradiranno mai, sono il bagaglio della sua memoria e rappresentano il coraggioso tentativo di combattere l’eterna e implacabile dissoluzione di tutte le cose.

Nato a Firenze, Falugiani ha alle spalle studi classici che lo hanno portato ad amare la poesia greca e latina, ma anche una grande passione per i grandi autori del novecento, in particolare per il suo concittadino Pratolini e per Camus, da cui trae ispirazione.

Attribuisce alla musica un potere evocativo straordinario che, liberamente filtrato dalla memoria, ne fa uno degli strumenti più profondi della conoscenza del proprio Io.

[lo spazio]

Print Friendly, PDF & Email