PISTOIA. Una sala piena, con l’entusiasmo che sfilava tra i tavoli. L’arrivo del consigliere regionale Giovanni Donzelli ha assicurato la migliore riuscita dello scambio degli auguri tra gli iscritti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia/Alleanza Nazionale.
Il sindaco Tomasi ha fatto un discorso intenso, a tratti stupefacente, usando un inaudito incipit: “a Pistoia con FdI/An è arrivata l’alternanza. Niente sarà più come prima”.
Tomasi, non usa lo storytelling del Bomba ottimo per ipnotizzare i democratici e usa una battuta a effetto: state attenti che se vi farete un selfie con me, sarete classificati come fascisti.
Alessandro Tomasi è noto per essere un politico di razza, concreto e trasparente che non è smentito nelle dichiarazioni per il suo messaggio augurale alla città.
La vittoria elettorale del ballottaggio del 25 Giugno – ha spiegato con tono solenne – è solo l’inizio di un’incredibile avventura con risultati crescenti che dovremo ancora conquistare in una faticosa progressione di problematicità. Pistoia, è stata liberata dalla consuetudine degli “affidamenti a trattativa privata”, dove sono erogate prebende e favori ai soliti noti, negando così lo sviluppo, il progresso sociale e gli adeguamenti infrastrutturali alla città, che sono stati abortiti a causa delle distorsioni di risorse economiche perdute per sempre.
Dopo sei mesi di accesso agli uffici della città, le ricognizioni degli assessori sono drammatiche, inducendo delle analisi impietose per le criticità riconosciute in scuole, aree pubbliche, edilizia pubblica, impianti sportivi e assistenza sociale.
Ogni settore è in forte criticità: scuole, palestre, strade, case popolari sono “fuori norma” e non hanno mai avuto gli adeguamenti alle recenti prescrizioni europee, destinate a miglioramenti funzionali strategici.
Anche i giardini pubblici sono un luogo pericoloso in preda a criminali e la città è abbandonata agli esiti di una storica mala–gestione, durata settant’anni che si è cronicizzata nella disastrosa situazione di oggi.
Tomasi ha chiuso il discorso, lanciando un appello agli iscritti e simpatizzanti del partito: lavoriamo insieme e lavoriamo duro, la storia ci ha consegnato questo compito per dare a Pistoia un’opportunità di poter risorgere e io, aspetto i consigli della cittadinanza per fare quanto di meglio si potrà fare.
Quando incontro i dirigenti dei vari uffici comunali – ha ricordato il Sindaco dell’alternativa – gli faccio un mònito: io farò quello che penso sia giusto fare perché non devo garantirmi niente, perché non devo dire grazie a nessuno e perché non ho nessun interesse da difendere se non quello dei cittadini.
Gli applausi e gli encomi dei presenti si sono sprecati, nello scambio di auguri che – è stato chiaro a tutti – non sono stati offerti solo per le Sante Feste, ma per il futuro della città intera.
[Alessandro Romiti]