aeroporto. EX CONSIGLIERI DI ADF NON RICORDANO

Luca Giusti, Presidente della Cciaa, ex cda di AdF

FIRENZE. Si sono presi qualche giorno per avere le loro pregevoli risposte e noi li abbiamo attesi, ma inutilmente: la domanda che intendevamo proporre ai due ex consiglieri Carlo Longo e Luca Giusti di AdF (Aeroporti di Firenze, oggi Toscana Aeroporti) è stata posta a uno solo dei due – il Dott. Giusti – che però non ci ha soddisfatto.

Il Presidente della Camera di Commercio non ricordava niente dell’importante determinazione presidenziale, molto perentoria e determinante sulle sorti del nuovo aeroporto e dunque, si è riservato di verificare le sue carte.

Giusti ha preso qualche giorno di tempo per rispondere anche alla nostra conseguita e-mail riservandosi di fare una “consultazione d’archivio” sul carteggio del 2012: la mail è nel suo ufficio e lo ringraziamo anticipatamente se vorrà darcene notizia per la più corretta comunicazione ai lettori.

Carlo Longo  ex consigliere di AdF

L’altro, è il Dott. Carlo Longo, amministratore della Arfil srl che, ricevute numerose sollecitazioni telefoniche non ha accettato di rispondere alla nostra – davvero sintetica – intervista, facendosi ripetutamente filtrare dalla centralinista per poi negarci a qualunque considerazione.

Ci spiace di essere stati respinti e non capiamo davvero il motivo, visto che la precarietà della questione, resa in un icastico “mono quesito”: quando nell’anno 2012 eravate insediati nel board del Cda dell’aeroporto di Firenze, avete avuto notizia del decreto decisorio del Presidente Napolitano?

Anche la risposta sarebbe stata altrettanto sintetica e poco dispersiva, perché poteva essere fornita con un “sì” o con un “no”, seguiti chiaramente dai consueti auguri per le Ss. Festività.

Ma non ne abbiamo avute alcuna.

Estratto del decreto

Il decreto è datato 5 Giugno 2012. Più di un lustro di tempo, non è poco – ci dirà qualcuno – ma è davvero poco per l’importanza della risposta presidenziale, in relazione ai suoi effetti decisori che ponevano una sbarra sulla procedura di valutazione ambientale al progetto, poi rimasta insabbiata per ben 65 mesi.

Sull’argomento (ci perdoni il Dott. Giusti che ha parzialmente riscontrato la nostra domanda riservandosi), incombe un generale stato di reticenza che potrebbe sconfinare anche in omertà diffusa vista bene conosciuta la generale indifferenza sia delle istituzioni locali, Confindustria, Confcommercio e tutta la stampa organica allineata e coperta.

[Alessandro Romiti]

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