RACCOLTA DIFFERENZIATA, POSTAZIONI INTERRATE PER IL CENTRO STORICO

Il logo di Alia

PISTOIA. La giunta Tomasi ha approvato la proposta progettuale per la riorganizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti nel centro storico attraverso la realizzazione di postazioni interrate per i rifiuti differenziati.

La proposta è stata elaborata da Alia Spa su richiesta dell’amministrazione comunale, che ha ritenuto necessario prevedere una modifica del sistema attuale alla luce delle criticità emerse ed evidenziate dagli utenti del servizio. Attraverso incontri e comunicazioni formali, è stata inoltre manifestata al gestore della raccolta la necessità di formulare una nuova proposta per l’intero territorio comunale, con l’obiettivo di superare l’arretratezza del sistema presente a Pistoia e di incrementare il livello di raccolta differenziata sul territorio.

Per quanto riguarda il centro storico, subito dopo essersi insediata la giunta ha iniziato a lavorare per trovare una soluzione alle problematiche igienico-sanitarie e di decoro urbano che da anni persistono in un contesto di pregio artistico e architettonico. Le attività commerciali e di ristorazione in particolare, riscontrano molte difficoltà di stoccaggio dei rifiuti prodotti e i loro contenitori di conferimento restano esposti in modo continuativo nelle vie centrali.

«Abbiamo chiesto ad Alia – dichiara l’assessore all’ambiente e ai rifiuti Gianna Risaliti – di elaborare un progetto per modificare l’attuale sistema di raccolta che non ha permesso di arrivare a buoni livelli di differenziata e che da tempo produce diverse criticità. L’approvazione della proposta sugli interrati per il centro storico, prelude alla sottoscrizione di un’apposita convenzione tra il Comune di Pistoia ed Alia e alla progettazione definitiva per lotti delle postazioni interrate. Negli scorsi giorni – prosegue l’assessore – abbiamo inoltre comunicato all’Ato (L’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Ato Toscana Centro) la volontà di modificare il metodo di raccolta».

Con la proposta approvata, l’amministrazione intende uniformare con un solo sistema tutto il centro storico, in cui al momento è in vigore sia il porta a porta (prima cerchia muraria e parte della seconda), sia il vecchio sistema dei cassonetti stradali, molto più impattante rispetto ai moderni raccoglitori interrati. All’interno delle mura, il servizio sarà quindi uniformato attraverso le nuove postazioni, con l’obiettivo di avvicinarsi al 70 per cento di raccolta differenziata. Si tratta, nello specifico, di blocchi da cinque contenitori per rifiuti indifferenziati, organico e multimateriale pesante. Per la carta ed il cartone invece, resterà il sistema porta a porta, poiché le postazioni interrate non rappresentano un’adeguata soluzione alla raccolta di questo materiale.

La proposta progettuale prevede tre lotti di lavoro: prima cerchia muraria e parte della seconda (attuale area del porta a porta), seconda e terza cerchia muraria area Nord-Ovest, seconda e terza cerchia area Sud-Est. Nel primo lotto, è prevista la realizzazione delle postazioni in piazza Garibaldi, Corso Gramsci, piazza San Leone, via Cino da Pistoia (o strade vicine), via Curtatone e Montanara, via della Madonna, via Abbi Pazienza, via Filippo Pacini, piazza San Bartolomeo e Corso Amendola. Si tratta di un’indicazione che potrà essere modificata in fase progettuale in base anche alle osservazioni dell’utenza. L’amministrazione ha infatti già incontrato i rappresentanti dei residenti e dei commercianti per esporre la proposta e per recepire le eventuali istanze degli utenti del servizio.

Nel documento approvato dalla giunta, è infine prevista la possibilità di tracciare i conferimenti attraverso l’impiego di sistemi di apertura elettronica delle colonnine con microchip personalizzati legati al codice Tari dell’utente.

«Nel complesso – spiega ancora l’assessore Gianna Risaliti – sono previste circa diciotto postazioni in centro. Nell’arco del 2018 continueremo il percorso per giungere, presumibilmente il prossimo anno, alla realizzazione del primo lotto di intervento».

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