sanità in montagna. FABBRI: “CHE FINE HA FATTO LA RICHIESTA DI AREA DISAGIATA?”

Giorgio Fabbri

SAN MARCELLO. Sanità in montagna leggiamo con molto interesse sui quotidiani locali che ci troviamo in una situazione apocalittica, il nostro ospedale di riferimento San Iacopo di Pistoia vede un fuggi fuggi generale di malati che si rivolgono ad altre strutture, nella nostra montagna, viene inaugurato da una associazione 20 posti di degenza per malati dimessi dalla medicina dell’ospedale Pacini di San Marcello Piteglio, che non sono in fase di malattia acuta ma non sono nemmeno idonei al rientro in famiglia, e la cosa ci lascia perplessi e stupefatti, poi leggiamo che la consulta sulla salute del comune elogia la Asl per interventi di ripristino del servizio dialisi siamo all’assurdo, ma perché non la ringraziamo anche per la chiusura dell’ex ospedale Pacini?

Credo che i cittadini non siano così contenti di questa situazione, anzi vorrebbero sapere che fine ha fatto la richiesta di zona disagiata, vorrebbero sapere se possono ancora contare in un comitato che si è battuto per il ripristino del pronto Soccorso e non in un Pps con una sala di aspetto più grande, ma poi più grande per quale utilità, oppure dopo aver composto questa consulta tutto è finito a tarallucci e vino? Perché questo è quello che traspare.

Questi comitati nati con tanta voglia di fare, di combatte che fine hanno fatto? Sembra si siano dissolti nel nulla, quei comitati che non volevano essere annotati in nessuna forza politica dissolti nell’aria e come sempre hanno lasciato il campo alla politica quella politica, e purtroppo a quella politica che ha chiuso l’ospedale, che ha sperperato soldi pubblici in un campo sportivo per illudere le persone pensando di avere un campo da calcio e una pista per l’elisoccorso e non hanno nulla di tutto ciò, quello che però si e visto e che la montagna bassa ha vissuto le peggiori festività natalizie degli ultimi decenni se questo è il rilancio della montagna dio ci protegga.

L’ex-Ospedale Pacini di San Marcello

È cronaca oramai di tutti i giorni di cittadini che si lamentano per visite specialistiche, analisi e prestazioni sanitarie di una certa importanza vedersele assegnare a distanza di mesi o addirittura di anni, magari in strutture distanti dalla propria residenza, e consideriamo che molte sono persone anziane, ma secondo voi uno che non è in salute vuol fare delle crociere per curasi?

La costituzione garantisce il diritto alla salute e precisamente all’Articolo 32.

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti

Secondo voi abbiamo questo servizio?

In fase di campagna elettorale, il sindaco Marmo si è fatto garante di richiedere che la nostra montagna venisse riconosciuta come zona disagiata, cosa che effettivamente poi è stata fatta, ma nessuno ha messo i cittadini nella condizione di sapere che fine ha fatto questa richiesta, ma non ci risulta che poi abbia battuto i pugni sul tavolo per far si che tale richiesta andasse avanti nel suo iter, questa è sicuramente una vergogna, anzi hanno portato avanti altre cose, sicuramente importanti ma non come la salute dei cittadini che dovrebbe essere al primo posto nelle priorità, insieme al diritto al lavoro.

In realtà siamo convinti che a nessuno interessa visto il passare del tempo, e nulla si muove, la salute non ha colore politico e riguarda tutti, ci siamo stufati di vedere passerelle di politici a tagli di nastri per inaugurare campi sportivi per poi dopo solo un mese mettere i cartelli di inagibilità, eppure è costato danari e danari pubblici, danari di tutti i cittadini.

Giorgio Fabbri
Fdi Montagna Pistoiese

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