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PISTOIA. A 65 anni è morto ieri mattina il poeta Giuseppe Aceto. Costretto in struttura ed in sedia a rotelle sin dalla nascita Aceto ha espresso il suo talento attraverso il computer.
Aveva scritto diverse raccolte di poesia tra cui ricordiamo Le altre cose, Liriche (Ind. Tipografica Fiorentina, 1977), breve libro scritto all’età di 24 anni.
L’ultima opera scritta è “L’ ultima sfinge. Giovanni e Francesca” edita nel 2015 da Factory, un breve racconto dove, attraverso pensieri, sono trascritte emozioni. L’ultima sfinge appunto, un paniere animato da prosa e poesia che Giuseppe Beppe Aceto ha donato con ironia al suo pubblico!
Di lui scrive Alessio Grillini: “Una scrittura potente, capace di rievocare immagini dolci ed allo stesso tempo crude, toccando le corde più profonde del lettore”.
“Un artista vero, un poeta vero, una persona che ha combattuto tutta la vita amandola davvero. Ha vissuto in silenzio perché impossibilitato dal suo corpo malato ma lascerà un grande vuoto per l’insegnamento che ci ha donato.. Ci ha insegnato cos’è il dolore fisico, morale e la grande forza e il coraggio nell’affrontare la vita sempre e comunque” dice di lui (su facebook) Maria Cristina Palandri.
Pistoiese di nascita Giuseppe Aceto ha vissuto per qualche tempo a Faenza.
Le esequie si terranno oggi martedì 23 gennaio alle ore 14 presso la Chiesa della Misericordia di Pistoia e la salma sarà poi tumulata al cimitero comunale.
[Andrea Balli]