MONSUMMANO. Oggi, 12 febbraio abbiamo siglato un Protocollo d’intesa sulla contrattazione sociale al Comune di Monsummano Terme. Anche questo, dopo quello di San Marcello/Piteglio è un buon documento che contiene impegni precisi che dovranno essere rispettati e su cui, tutti, amministrazione comunale e sindacati siamo chiamati a lavorare seriamente. Il Comune di Monsummano però si distingue perché continua a coinvolgere il Sindacato anche dopo la firma convocando riunioni durante il corso dell’anno (sperimentazione iniziata nel 2017) per affrontare specifiche questioni che necessitano approfondimenti particolari (appalti / politiche del lavoro / lotta all’evasione fiscale / provvedimenti anticrisi…)
Ma che succede negli altri comuni della nostra provincia? Bella domanda.
Ecco allora a che punto siamo:
– il 23 novembre 2017 abbiamo inviato a tutti i Sindaci della Provincia di Pistoia la piattaforma unitaria sulla contrattazione sociale anno 2018;
– non solo, ma ormai, come facciamo da qualche anno, abbiamo chiesto ai Presidenti delle due Conferenze dei Sindaci (Pistoia e Valdinievole) un incontro preventivo per cercare di stabilire linee e scelte omogenee da seguire nella concertazione con le singole amministrazioni. Anche quest’anno i due Presidenti non si sono degnati neanche di rispondere.
Ad oggi (12 febbraio 2018) abbiamo avuti incontri con:
1) Monsummano Terme (firmato protocollo);
2) San Marcello/Piteglio (firmato protocollo);
3) Marliana;
4) Sambuca;
5) Massa e Cozzile;
6) Quarrata;
8) Pieve a Nievole;
9) avremo venerdì 16 febbraio un incontro al Comune di Montale;
10) siamo in attesa di una convocazione da parte del Comune di Abetone/Cutigliano;
Per il resto ancora “un silenzio assordante”.
Crediamo, come abbiamo già scritto, che questa sia un’ulteriore conferma della mancanza di volontà della politica attuale, a tutti i livelli di aprire un sereno confronto con chi per esempio rappresenta nel nostro territorio decine e decine di migliaia di cittadini.
Purtroppo abbiamo il timore che ci si possa aspettare poco di più, visto che non intravediamo alcun segnale di cambiamento rispetto a un atteggiamento che dimostra di non gradire affatto “intrusioni” da parte di altre realtà (pur rappresentative e fondamentali per la vita democratica) nelle decisioni da prendere.
Non riusciamo a comprendere questa scarsa considerazione nei confronti di chi non solo rappresenta tanti cittadini ma è presidio di legalità ed è “in trincea” ogni giorno per cercare di dare risposte e servizi a lavoratori, giovani e pensionati.
Siamo convinti che la nostra esperienza potrebbe, invece, aiutare ad analizzare “dal vivo” le difficoltà che questi cittadini vivono sulla propria pelle e collaborare per attenuarle.
Che fare? Intanto un ringraziamento alle poche, sensibili amministrazioni con cui abbiamo aperto un proficuo e interessante confronto. Con le altre continueremo a provarci.
Andrea Brachi
segretario generale SPI CGIL Pistoia
Alessandra Biagini
segretaria CISL Pistoia
Latino Ruggero
segretario confederale UIL Pistoia