PISTOIA. Giovedì mattina una rappresentanza della consulta provinciale studentesca ha incontrato al Palazzo Balì il Presidente della Provincia Vanni, a cui è stata illustrata la situazione disastrosa in cui versa la quasi totalità degli edifici scolastici ospitanti gli istituti superiori della città.
La sottoscritta, in quanto docente, sa benissimo in quali situazioni insegnanti e alunni si ritrovano a dover svolgere le lezioni: aule gelate, infissi rotti, grondaie colabrodo, infiltrazioni di acqua, pavimenti sconnessi, insomma assenza totale del rispetto delle più elementari norme di sicurezza.
Si legge sugli organi di stampa che Vanni si sarebbe difeso recitando sempre la stessa farsa, e cioè informando che la Provincia non ha a disposizione i fondi necessari per gli interventi, facendo capire quindi che la volontà da parte sua ci sarebbe ma mancano gli strumenti.
Il Presidente della Provincia farebbe meglio a non ingannare più gli studenti, dicendo finalmente la verità: le risorse non ci sono non per una colpa generica dello Stato, ma perché il partito di cui è espressione è quello che ha appoggiato la legge Del Rio del governo Renzi, la quale ha esautorato le Province rendendole enti di secondo livello, privi del consenso popolare, e avviando un piano di tagli finanziari che ne ha causato il decadimento o dissesto economico.
Scusandosi con gli studenti, avrebbe dovuto ammettere quindi con onestà intellettuale la propria responsabilità politica della mancanza di fondi, che per effetto della legge finanziaria 2015 sono in tutto circa 30 milioni per l’ente provinciale di Pistoia.
Elena Bardelli — Fratelli d’Italia-Pistoia