ludopatici. IL MORALISMO ALTERNATO DEL PD

 

La relazione tenuta da Andrea De Filippo e Giovana Cagnetta al centro

AGLIANA. La consigliera di maggioranza Serena Galardini, non ha saputo trattenersi e ha espresso chiaro e forte il disagio della maggioranza liberandosi dell’inquietudine causata(le) dai continui rinvii dei lavori che hanno raggiunto oltre sedici mesi, sollecitando i commissari dicendogli: “…dobbiamo dare un segnale politico”. La battuta è stata e resta tale, vista la complessità dell’operazione di moralizzazione dei cittadini-sudditi, resa impossibile dal coacervo di prescrizioni nazionali e regionali con varie subordinate introdotte dalle direttive e regolamenti intrecciati lasciando chiaramente intendere come il “regolamento contro la ludopatia” non s’à da fare.

Però è molto bello parlarne, così almeno si potrà fare una bella figura (c’è n’è davvero bisogno!) e darsi un tono.

Sia chiaro che le relazione dei tecnici Andrea De Filippo, Giovanna Cagnetta e Paola Nanni – rispettivamente responsabili dei servizi di urbanistica, Suap e polizia municipale – sono state chiare ed esaustive, ma la “cruda verità” l’ha ricordata la responsabile del Suap, ghiacciato il mellifluo climax di bontà (roba da scrivere una appendice sul Cuore deamicisiano) dei consiglieri democrats: dal gioco delle video lotterie, provengono circa 10 miliardi di euro per l’erario e lo Stato ha una rete a maglia larga che, non si potrà certo restringere ad Agliana. Nessuno le ha replicato: i dem hanno glissato, ben sapendo che la morale non va d’accordo coi vàini.

La dirigente della polizia locale, Paola Nanni

La Commissione, avrebbe ricevuto una relazione completa di un elenco aggiornato di locali “sensibili” che ricomprenderebbe anche le principali arterie di scorrimento viario, quali sono la Sp1 e viale Lavagnini. Qualcuno ha fatto rilevare come, delimitare tali aree ad alta densità abitativa con le arterie stradali, vorrebbe dire escludere l’intero paese e creare un clima proibizionista che sarebbe semplicemente surreale e contrario a qualunque logica di moralizzazione.

Insomma le prescrizioni di indirizzo dell’ipotetico regolamento sono tali e tante, contraddittorie e aggrovigliate che appaiono proprio come la cacca: se la pesti puzza di più.

Ci permettiamo dunque di consigliare ai commissari una visita a Las Vegas (Nevada) così, là potranno bene comprendere la differenza che sussiste tra una controllatissima game hall (ad Agliana ce ne è una sola, pesantemente stigmatizzata dai correct) e una dozzina di salette Vlt diffuse soprattutto nelle “case del popolo” e fino a oggi ignorate da chiunque perché gestite in house o, se preferite il romanesco de nojantri.

Grisù sputava fuoco e… voleva fare il pompiere

Il Commissario Rino Fragai ha ribadito chiaro e forte che questo regolamento “s’ha da fare”. Niente sembra rilevare se il Tar accoglierà (lo ha fatto il Tar della Liguria) tutti i ricorsi delle società di gambling, “chissenefrega”: tanto paga pantalone e Agliana ha dei precedenti davvero eloquenti sull’argomento.

Al termine della riunione, ci siamo proposti di chiedere all’Assessore-commissario Fragai per quando sono previste le riunioni per contrastare gli altri due gravi problemi sociali che sono indubitabilmente l’alcoolismo e il tabagismo e che – ci permettiamo di far osservare – sono anche prevalenti nella scala delle emergenze sociali, visti i numeri di morti che sono danti causa. Fragai è stato chiaro rispondendo che mai si applicheranno a tali problemi aggiungendo: “non vorrete mica caricarmi di tutti i problemi dell’umanità”? La morale – secondo i politici dem – potrà essere discontinua e ad alternanza. Così è se vi pare.

[Alessandro Romiti]

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