arci. IL NUOVO RAZZISMO: PUOI PARLARE A PATTO CHE TU DICA QUEL CHE VOGLIO

Il candidato sindaco Francesco Conforti

PISTOIA. Che mondo di sepolcri imbiancati. 

E noi dovremmo sorbirci le lezioncine con bacchettate sulle mani annesse impartiteci dall’Arci, un gruppo di persone che si credono di essere state inviate dal cielo col ruolo di moralizzatori, di giustizieri, di Zorro, spadaccini imbattibili che fanno trionfare una giustizia tutta loro?

Siamo seri, per favore. La segreteria provinciale dell’Arci ha emesso una nota in cui, a scanso di equivoci, afferma che loro sono disposti e aperti al dialogo a patto che… E quando si pone una condizione perché possa accadere qualcosa (il famigerato dialogo che ci dicono sia segno di democrazia) la frittata è bell’e fatta.

Il candidato sindaco di Pescia per il centrodestra, tale Conforti, pare non sia degno di interagire con lorsignori, anzi signorini. Ci dicono i barricadero che “l’Arci non è un contenitore dove gli altri portano le proprie istanze politiche, qualunque esse siano”. 

Ancora “l’Arci non è uno spazio pubblico dove tutti possono dire ciò che vogliono indiscriminatamente. Chi non si riconosce nei valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo non è un nostro interlocutore”.

Insomma, ‘sti partigiani de noantri ci hanno tolto l’impiccio di smascherarli: illiberali fino al midollo e incapaci di accogliere nelle proprie sedi opinioni che non combacino con le loro: quell’antifascismo e quell’antirazzismo che oggi è stato trasformato da quelli come loro nella macchina della verità: non importa cosa significhi, ma se non ti dichiari tale sei uno stronzo.

“I nostri circoli sono presidio di solidarietà, aggregazione ed interconnessione delle differenze che attraversano i nostri territori”, e stigrancazzi verrebbe da rispondergli: potete tenerla per voi questa interconnessione tra le differenze visto che non siete capaci di dialogare con chi non sottoscrive i vostri attestati sull’antifascismo e bla bla bla. 

Dunque una distinzione ed una classifica di presentabilità sulla base di caratteristiche personali – le

Il logo dell’Arci Pistoia

opinioni – la effettuano loro. Ricordiamo che Casapound, mesi or sono, organizzò interessanti dibattiti nella sua sede romana con alcuni giornalisti (Porro, Mentana, Formigli) decisamente schierati contro di loro. A casa nostra, questa si chiama “assenza di pregiudizi”, eppure vengono sempre additati come pericoli per la democrazia.

Il finale è da urlo: “Il punto non è ciò che Conforti esprime per sé. Il punto che oggi Conforti rappresenta una coalizione di forze politiche che esprimono valori incompatibili con la nostra Associazione”. Qui salta anche il concetto di responsabilità personale, che dal campo penale dovrebbe essere estesa a tutto il resto. Siamo al pregiudizio allargato anche alle persone che ognuno di noi frequenta.

Sigle come la loro, o come anche l’Anpi, risultano essere i veri pericolosi, perché proseguono indisturbati nel loro cammino ideologico ad alto contenuto d’odio e di illiberalità. 

Direte voi: fregatevene, sono quattro gatti. Il dramma è che se tutti noi facessimo orecchie da mercante, precipiteremo in un paese dove davvero nessuno potrebbe più dire un cazzo.

[Lorenzo Zuppini]

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