MONTEMURLO. Pagati sul finire di maggio gli stipendi di febbraio di una parte degli operatori socio sanitari della Rsa di Cicignano.
“Purtroppo mancano ancora gli stipendi di marzo, speriamo a giorni nell’erogazione, e aprile e la misura è colma. Gli addetti all’assistenza e cura di Cicignano sono allo stremo e già si registrano alcune dimissioni per giusta causa”.
Sandro Malucchi della Fp Cgil di Prato descrive una prospettiva decisamente cupa per il servizio e per gli anziani assistiti della Rra montemurlese.
“Lo stipendio non pagato è un motivo più che sufficiente per dire addio all’azienda di punto in bianco. La legge consente al lavoratore di farlo e di non essere tenuto al pagamento dell’indennità di mancato preavviso.
Il lavoratore, a questo punto, potrà beneficiare del sussidio di disoccupazione. Risulta razionale ricevere l’assegno di disoccupazione senza andare a lavorare piuttosto che andare a lavorare senza percepire la paga.
Se le lavoratrici hanno sopportato fino a questo momento è per la professionalità che le ha finora contraddistinte, ma il tempo sembra scaduto e 15 lettere di dimissioni, su 21 operatori in equipe, giacciono presso il nostro ufficio. Dovessero essere trasmesse la Rsa si ritroverebbe senza operatori socio sanitari e infermieri dalla sera alla mattina”.
[fp cgil prato]