revisionisti. MANGONI, FRAGAI E GLI STRANI SCHERZI DEL DESTINO

Luca Benesperi

AGLIANA. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Consigliere di opposizione Luca Benesperi, dedicato alle recenti prese di posizione dell’Amministrazione aglianese.

“Ci sono giorni apparentemente insignificanti dove, nell’inconsapevolezza degli astanti, si scrive la storia di un paese. E così è stato martedì 12 giugno, Anno Domini 2018.

Nonostante l’ostentata compattezza, infatti, il caos politico a livello nazionale di casa Pd si sta consumando anche in Toscana dove ormai tutti, con la Lega e grillini a vele spiegate, sono in cerca di chiudere il recinto rincorrendo i buoi (leggi elettori) che sono scappati: pietra di scandalo a questo giro (Ça va sans dire) il nuovo piano regionale dei rifiuti targato Enrico Rossi.

E a fare da detonatore nel caos calmo del mare magnum rosso – ora rosina – e le sue correnti è stata (il diavolo è sempre nei dettagli!), una mozione presentata dalla stessa maggioranza che ha messo nero su bianco, in faccia al governatore antirenziano che, dell’inceneritore di Montale (facciano quel che vogliono in Regione, torni o non torni il conto delle tonnellate di spazzatura da smaltire, si raggiunga o meno l’autosufficienza impiantistica) s’ha da chiudere nel 2023.

Quel nostro gioiello, come amava definirlo (sentito con le mie orecchie!) l’ex Sindaco Magnanensi, più volte in odore di santità regionale, financo romana e ora ritrovatosi in minoranza a Marliana nel crepuscolo degli idoli (Nietzsche).

L’inceneritore di Montale

E il suo pupillo Giacomo Mangoni, catapultato dal Canton Ticino nell’agone aglianese, lo vuol chiudere finendo, ironia della sorte, per diventare il carnefice politico del proprio padre: corsi e ricorsi della storia.

Ma un dettaglio dell’ultimo Consiglio non sarà sfuggito agli osservatori più attenti: il potentissimo assessore Rino Fragai, messo a balia della giovane Giunta dal partito pistoiese, era misteriosamente assente, proprio nel momento in cui si discuteva (rectius si abbatteva a colpi di cannone!) il suo piano interprovinciale dei rifiuti scritto a quattro mani con l’attuale assessore all’ambiente regionale Fratoni (all’epoca capo della Provincia) basato per come ormai appurato, su proiezioni e dati a dir poco fuorvianti.

Un sette volte presidente del Consiglio diceva che a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca: che il buon Rino, vecchio volpone della politica, prima di fare una figuraccia, abbia preferito (come i calciatori prima di un’amichevole estiva in Uzbekistan con la Nazionale) inscenare un infortunio diplomatico?

Ma se come insegna Esopo nelle sue favole, in ogni storia c’è una morale e in ogni racconto un vinto e un vincitore, possiamo dire quanto segue: Fragai e il Magnanensi (che accese il mutuo per raddoppiare l’impianto che ora suoi sponsorizzati vogliono chiudere, ammesso che per “motivi strategici nazionali” non ci impongano di tenerlo acceso per impestarci, vita natural durante) tornano a casa con le pive nel sacco.

Gli unici ad avere vinto sono la buona Eleanna Ciampolini e il suo coraggio, che misero nel 2010 una sbarra di traverso in un meccanismo di gestione dei rifiuti scellerato, contestandone numeri e modalità, fino a introdurre il porta a porta integrale che fu chiaramente percepito dai padri nobili del partito un affronto irreparabile e che le costarono la poltrona di Sindaco.

Una vittoria di Pirro mi direte? Ai posteri l’ardua sentenza!

Luca Benesperi (consigliere comunale di centrodestra, indipendente)

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