gavinana. “LA DONNA TRA EUROPA E TOSCANA NELL’OTTOCENTO”

La locandina

GAVINANA. [m.f.] Si terrà oggi, sabato 14 luglio, alle ore 17, in piazza Francesco Ferrucci a Gavinana, il convegno La donna tra Europa e Toscana nell’ottocento.

All’evento, organizzato dall’Associazione Domenico Achilli, in collaborazione con il Coordinamento Toscano per Promozione dei Valori Risorgimentali, “Ferruccio” del Coordinamento Nazionale Associazioni Risorgimentali e con il patrocinio del Comune di San Marcello Pistoiese, interverranno: Fabio Bertini, Claudio de Boni, Cesare Bocci, Alessandra Campagnano, Elisabetta Benucci, Maria Grazia Parri. Coordina Caterina del Vivo

CATERINA DEL VIVO

Caterina Del Vivo, laureata in Letteratura moderna e contemporanea e specializzata in archivistica, è stata Responsabile dell’Archivio Contemporaneo e dell’Archivio Storico del Gabinetto Vieusseux.

Presiede dal 2009 la Sezione Toscana dell’Associazione archivisti (Anai). Ha pubblicato inventari, monografie, edizioni di testi e articoli scientifici, dedicati alla storia delle donne nell’Ottocento e primo Novecento e alla storia dell’ebraismo in Toscana.

Per i suoi interessi per il Risorgimento presiede dallo scorso anno il Comitato per il Risorgimento di Scandicci, dove ha organizzato presentazioni e incontri sul tema.

“L’incontro di stasera – comunica la relatrice – si inserisce proprio nell’attività dei Comitati del Risorgimento che, con la loro presenza concreta “disseminata” sul territorio e la loro vivace attività, promossa con grande entusiasmo da Fabio Bertini, intendono tener vivi i principi migliori a cui si è ispirata ogni attività risorgimentale. In particolare i Comitati intendono considerare l’idea di Risorgimento nella sua accezione più ampia, al di là della attività politica, insurrezionale e di indipendenza dalle dominazioni straniere che caratterizza il periodo centrale dell’Ottocento.

Ci si riferisce cioè a un concetto di Risorgimento che può affondare le sue radici già nel pensiero Settecentesco e nella Rivoluzione americana, per estendersi poi al Novecento, fino a ogni azione per la libertà, il progresso civile e la rinascita dell’Italia che possa aver ispirato la Resistenza e la creazione della Repubblica italiana dopo la Seconda guerra mondiale.

La presenza delle donne in questo ampio arco di tempo, che abbraccia due secoli, è fondamentale quanto soggetta ai cambiamenti istituzionali, politici e culturali che lo caratterizzano. Momenti in cui la presenza, la cultura e l’attività femminile sono protagoniste diffuse del cambiamento al fianco delle iniziative maschili e con l’utilizzo degli stessi strumenti di diffusione di ideali e principi, si alternano ad altri in cui le donne tornano a volgersi in modo privilegiato a realtà più strettamente familiari e private. Tuttavia proprio in questi ultimi periodi, forse a maggior ragione, emergono anche alcune figure particolari, destinate a mantenere vivo l’impegno dell’emancipazione civile e sociale.

Di questi vari momenti e di alcune di queste figure – in certi casi più note, in altri purtroppo scarsamente ricordate, ma che meritano assolutamente un recupero – vuole occuparsi l’incontro di stasera attraverso l’intervento di studiose e studiosi che da anni si occupano in particolare di questi temi.”

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