smemorati. I VERBALI DIMENTICATI

Alessandro Nesti

AGLIANA. Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. Noi con il senno di poi abbiamo avuto ragione a dubitare dell’operato integerrimo della Polizia Municipale aglianese guidata dall’esimio (l’aggettivo è pertinente, vista la causa civile contro la comunità aglianese di altrettanti 550.000 di risarcimento danni!) ex Comandante Nesti.

Tutti i nodi vengono al pettine e di più se sono oltre mezzo milione!

Dunque è buona cosa che i cittadini aglianesi comincino a prenderne nota in vista delle prossime elezioni amministrative primaverili.

La consultazione della relazione della Polizia Municipale 2016 – che pubblicheremo presto – è di grande pregio, contenendo delle rivelazioni che confermano la malagestio del Comando sotto i tre lustri di Nesti già illegittimamente nominato: anticipiamo una porzione del testo, relativa al capitolo “Ruoli e recupero crediti”.

Non serve leggerla ripetutamente, basta la prima, viste le cifre riportate.

Riepilogo delle infrazioni al Cds

Dal capitoletto finale, si evince bene come negli archivi della polizia locale di Agliana è stato rinvenuto un tesoretto di circa 540.000 (diconsi cinquecentoquarantamila, sì avete letto bene, mica càccole) di euro, “dimenticato” di incassare dal dirigente Andrea Nesti.

Risorse giacenti in fascicoli polverosi e scolorati, rimaste inutilizzate e in via di prescrizione, con un alto danno erariale se non fossero stati immessi in riscossione in “zona Cesarini” dalla subentrata Turelli, così da aggiungersi ad altre questione in esame alla Procura della Corte dei Conti regionale.

Crediti che con il passare degli anni divengono crescentemente inesigibili: lo sa anche una casalinga di Vigevano per come è intuitivo, anche senza disporre di laurea e Master specialistico.

Leggiamo infatti che tra gli atti istruiti e redatti ci sono solo nell’anno 2016 circa 110 “Ordinanze Ingiunzioni per sanzioni amministrative non pagate e per ricorsi di sanzioni degli anni precedenti”.

Denunciare queste faccende significa “puntare alla luna” e certamente contestare il dirigente e l’Amministrazione ignava (diverso da “ignara”) della conduzione degli uffici che sono stati la causa della malagestione.

Si tratta di mettere in evidenza con dati oggettivi alla mano da chi siamo (mal)governati e chi (mal)gestisce la res publica con infedeltà oggettivata negli atti.

Estratto dalla relazione della PM del 2016

Mentre i dipendenti sono a lamentarsi per la mancanza di un sistema di ombreggiatura delle facciate degli uffici comunali (con un costo stimato intorno a 50.000 euro) altri uffici, dislocati al piano terreno hanno “dimenticato” in archivio la bellezza di quasi 540.000 euro che, se incassati nei termini di legge, potevano divenire una risorsa di maggiore utilità al fine di rimpinguare le casse comunali.

Casse che sono costantemente in perdita e dissanguate anche da una serie lunga di controversie giudiziarie illogiche e temerarie di cui vi abbiamo già parlato e vi parleremo, almeno per le spese dei procuratori, non scelti alla lotteria, ma però bene e profumatamente pagati.

Ci piace citare un passo de I promessi sposi, che spiega: Si mandarono in ronda birri che cacciassero gli accattoni dal lazzeretto…fu assegnato a coloro il premio di dieci soldi: ecco se, anche nella maggior strettezze i danari del pubblico si trovan sempre, per impiegarli a sproposito.

Lara Turelli, già comandante di Pm

Non meno rilevante la circostanza che questa vicenda è bene documentata dalla relazione ufficiale redatta nel 2016, che ripercorre l’archivio dei “crediti esigibili” che vanno dal 2010 al 2015: chissà cos’altro potremmo trovare se si aprissero gli archivi del periodo oramai prescritto, cioè dal 2000 al 2009, quasi due lustri interi sotto la direzione “distratta” (o negligente, decidete voi) del Comandante Nesti, che si permetteva (era l’Aprile 2015) di sorseggiare caffè nel tepore primaverile con la ex-vicedirigente Caramelli e il super commissario Fragai e che niente ha mai veduto ed evidentemente chiesto.

Rino Fragai commissario pistoiese “diversamente controllante”

Si tratta di una quantità considerevole di verbali “congelati”, intestati ad altrettanti indistinti e democraticamente trasversali sudditi, che hanno consapevolmente o inconsapevolmente goduto l’automatica cancellazione dei verbali.

La situazione non era infatti temporanea, perché avrebbe visto arrivare la prescrizione di legge (già intervenuta se ci sono altri verbali “dimenticati” nei due lustri precedenti, con il definitiva “sanatoria” del pagamento dovuto: 540.000 euro abbandonati dal dirigente nel suo naturale termine legale per la utilità della casse dell’Amministrazione.

Nemmeno il Silvione nazionale, sarebbe stato capace di tale fantasiosa tecnica di “condono diretto” visto che con la prescrizione quinquennale il Comune si sarebbe ciucciato le dita, perdendo ogni prerogativa d’azione di recupero o iscrizione a ruolo, richiedendo di fare ricorso ulteriore alle tasche dei cittadini-sudditi per nuove tasse a copertura.

L’attuale Comandante Paola Nanni

L’allora dirigente del servizio Lara Turelli, subentrata al Nesti per il decadimento di quest’ultimo deciso dal Consiglio di Stato e (non dalla Segretaria Generale comunale, indefessa alla statuizione giudiziaria del Tar), dispose la “esecuzione al ruolo” (cioè mise all’incasso le partite lavorando su mancati incassi e ricorsi pendenti, richiedendone il pagamento) delle partite sospese, smaltendo un arretrato davvero consolidato in un lustro di evidenti inerzie dell’Ufficio.

Capiamo oggi perché Turelli, sebbene cercata più volte, non ci abbia mai rilasciato dichiarazioni: era al centro delle incombenze di un pesante “cambio di gestione”, dovuta all’emergenza della gestione di pratiche d’archivio prossime alla decadenza prescrizionale sulle quali doveva viaggiare accelerata per non fare un danno all’Amministrazione, interrompendo così l’inerzia causata dal predecessore.

Colpisce che questi titoli – così ci hanno riferito, ma speriamo che l’opposizione scavi sull’argomento a nostro parere gravissimo – siano rimasti nei cassetti del comandante Andrea Nesti e che nessuno li abbia mai intercettati, richiesti o solo domandati e niente ha mai detto il commissario dem Fragai che avrebbe dovuto funzionare da supervisore anziano (il commissario altrimenti cosa fa?).

Fragai ebbe a dire (La Nazione del 20.2.2015) che Nesti era un “ottimo Comandante”: ci chiediamo oggi, quale aggettivo avrebbe usato se avesse più diligentemente avviato le iscrizioni a ruolo di dette somme, consentendo all’Amministrazione il recupero di un tesoretto così rilevante per impegnare dette risorse al servizio della comunità.

Il Commissario vorrà risponderci, vista la delega al personale o forse è meglio “dimenticare” e andare a casa anche prima della scadenza del mandato elettorale? Un caso di cattiva amministrazione o semplice negligenza nella conduzione dell’Ufficio? Fragai conosceva lo stato in cui versava la Polizia Municipale all’epoca del comandante Nesti? E se non lo sapeva (vogliamo essere generosamente e comprensivi), a quattro anni dall’insediamento non lo aveva ancora chiaro?

E ci piacerebbe sapere dal Sindaco di Montale Ferdinando Betti se, anche nel Comune confinante – al momento dell’arrivo della dirigente Nanni per pensionamento del Comandante Cataldo Lo Iacono, relatore conosciuto e autore di manualistica specializzata – ha trovato un simile groviglio con ammasso di crediti da riscuotere o il malvezzo ero solo della Cessnokgrad “sposata a freddo” (ma forse e fortunatamente solo fino alle prossime elezioni amministrative), con la ridente cittadina montalese?

[Alessandro Romiti]                                                                                                                                                    .

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