monopoli funebri. ARRIVANO LE PUBBLICHE ASSISTENZE?

Salvatore Scarola Presidente di Croce Verde Pistoia

AGLIANA. Le Pubbliche Assistenze starebbero per sbarcare ad Agliana.

Salvatore Scarola, presidente della Croce Verde di Pistoia, non smentisce e non conferma: ci riferisce che la nostra notizia, non è poi originale, vista la storica situazione di una gestione monopolistica dei servizi funebri da parte della Misericordia aglianese.

Scarola, ricorda di avere già trattato dell’argomento con il Direttore generale dell’Arciconfraternita pistoiese, Riccardo Fantacci nel 2015 e anche dopo il suo insediamento, quando dette un impulso alla sede di Bonelle Casalguidi.

Già il precedente Ceo Pasquale Gerardi, ebbe delle resistenze in opposizione alle iniziative espansionistiche della Croce Verde di Pistoia e fu lì che i rapporti tra le due associazioni di volontariato si raffreddarono.

Ancora prima, nel 1994 l’allora sindaco di Agliana Marco Giunti, fece abortire d’imperio (allora non c’erano i social e il Pci era molto rispettato) una petizione accesa per l’apertura di una sede competitiva di volontariato e onoranze funebri.

Misericordia Agliana: Corrado Artioli e Ilaria Signori

L’Arciconfraternita di Pistoia espresse, una replica contraria alle iniziative espansionistiche di Croce Verde che troverebbero oggi delle risorse anche nella vicina Oste, all’indomani del Commissariamento della sezione della Misericordia locale, ancora pendente presso il Tribunale di Prato.

L’argomento dell’arrivo di una nuova organizzazione di onoranze, ovvero di una liberalizzazione del business dei funerali (è il mercato bellezza!) viene plaudita da quei cittadini che hanno sofferto le anomalie gestionali  dovute  agli effetti della chiusura della Misericordia di Agliana alla cittadinanza.

La svolta indemocratica, avvenne oltre due lustri fa nel 2005 circa, quando Artioli  fece sospendere le iscrizioni a socio e li limitò a pochi “prevedibili”, per poi prorogare un mandato del direttivo nel 2010.

Le iscrizioni, furono poi parzialmente riaperte ai volontari, ma ancora oggi sono bloccate per il resto della comunità, sempre più distaccata dalle sorti della onorata Confraternita.

Il manifesto con la correzione di una “a”

La Misericordia ha – di fatto – formalmente affidato la gestione delle onoranze alla Unimise srl (con Ceo Lorenzo Nistri*), che ha avuto non pochi malumori e critiche per la tariffazione del servizio di onoranza funebre: sull’Unimise, manca anche la trasparenza di una resocontazione all’Assemblea dei soci, essendo una società privata e formalmente controllata a pochi.

Ma questo è solo un dettaglio a fronte della mancanza di democrazia imposta dalla conduzione erdoganiana del presidentissimo, perseguita costantemente negli ultimi tre lustri.

Di episodi segnalati ne abbiamo già diversi e a questi, s’aggiunge anche la notizia di una singolare contestazione: la famiglia di un volontario storico della stessa Misericordia aglianese, mancato tre anni or sono ancora giovane, si è lamentata per la nota spese del funerale del congiunto, andando fino anche all’Arciconfraternita di Pistoia per chiedere chiarimenti a Roberto Fratoni sulle tariffe dei servizi funebri.

Queste, vengono applicate – così sembra gli rispose Fratoni – in modo autonomo da ogni singola associazione di volontariato: la Misericordia è una e trina (in una confederazione di 680 affiliate) e ognuna ha il suo Statuto, autonomia e tariffario dei servizi.

Le critiche quando sono scomode, si rimbalzano al mittente, sopratutto quando non sono gradite.

Ultimissimo il refuso di stampa accorso sul manifesto funebre** di un concittadino, poi corretto a pennarello: una questione di stile, se volete, ma ci chiediamo il loro costo sarà fatto pagare o verrà abbuonato alla famiglia del de cuius.

Unimise srl è eliminata dai manifesti. Perchè?

Insomma, sembra che l’egemonia della Confraternita – controllata da tre lustri da una cordata di due famiglie aglianesi (atti del processo Romiti e Bianchini) – sia destinata a perdere una buona fetta di mercato con l’arrivo della concorrenza.

Un’ulteriore mazzata che andrebbe a destabilizzare ulteriormente le perdite di bilancio e di volontari del Gruppo aglianese Misericordia/Unimise/Fondazione.

*: sui criteri di nomina del Ceo Nistri, nessuno ha mai risposto, e escludiamo che lo faccia lui, trovandosi oggi in Usa, (forse in visita al Presidente Trump?). Lorenzo Nistri, è il fortunato figlio di un dirigente di Coop Firenze e Agliana ed è molto amico della famiglia Artioli, soprattutto dei figli.

Già impiegato di concetto presso una azienda commerciale di edilizia di Montale, venne chiamato al posto di Giovanni Vono il 1 maggio 2014. La nomina non sarebbe stata diretta (anche viste le note curriculari sulle competenze manageriali consolidate), ma avrebbe avuto l’imprimatur da parte di una agenzia interinale, in una selezione appositamente predisposta privatamente. Non è, questo, né “mercato”, né “meritocrazia”, bellezza…

**: le affissioni sono firmate di nuovo dalla Misericordia e non più da Unimse srl. Da cosa è dovuto il curioso cambio del brand della società privata? Pudore o cos’altro?

[Alessandro Romiti]

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