FIRENZE. Continua il viaggio del consigliere regionale Ncd e membro della IV commissione Sanità Gian Luca Lazzeri all’interno delle centrali operative del 118 della Toscana. Lazzeri, dopo aver visitato le centrali di Firenze Prato, oggi pomeriggio sarà in visita a quella di Pistoia.
«L’obiettivo di questo “pellegrinaggio” – spiega – è comprendere in maniera concreta quali siano i vantaggi e le ricadute sul servizio e sul territorio nell’ospitare o meno una centrale. Un’iniziativa che invito a compiere anche agli altri rappresentanti delle istituzioni regionali spesso impegnati nel dibattito pubblico senza aver toccato con mano ed in prima persona le realtà al centro della discussione.
La nuova centrale del 118 – sottolinea – dovrà essere fatta tenendo anche presente dove spenderemo meno per l’adattamento. Ricordo infatti i 3.141.407 di euro di gara aggiudicata nel 2008 dall’Estav Sud Est per la “Realizzazione di un sistema tecnologico per la gestione delle centrali operative di Area Vasta” per dotare le centrali di Arezzo, Grosseto e Siena di nuovi sistemi di telefonia mobile, server e software per la gestione informatica del 118. Un potenziamento che si è concluso nel 2012. La riorganizzazione prevede la scelta di passare a sei centrali entro il 2014 e a 3 entro il 2016. Una scelta che condivido. Non sono d’accordo invece sullo spendere centinaia di migliaia di euro per gestire la fase transitoria rischiando di sprecare risorse». Il consigliere poi torna sulla questione 118 di Prato, dove nel primo pomeriggio sarà impegnato in un incontro con le associazioni di volontariato sul tema del trasferimento della centrale.
«Legittima la posizione dell’assessorato alla Salute sul trasferimento della centrale pratese ma considerate le dinamiche del dibattito pubblico degli ultimi mesi ritengo che sarebbe meglio concedere alle associazioni di volontariato più tempo per gestire nella maniera ottimale la migrazione. Mi unisco – conclude – alle perplessità dell’assessore alla Salute di Prato sull’invito a non improvvisarsi esperti di sanità regionale e che la riorganizzazione vada seguita attentamente e su questo punto i sindaci non possono essere distratti anche perché hanno firmato i patti territoriali. Non si può chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati ».
[comunicato lazzeri]