dimissionari. RINO, SE NON ORA QUANDO?

Amalia Barbara Vuono, membro Rsu dimessa

MONTALE — AGLIANA. Quando abbiamo aperto l’inchiesta, non avremmo certo immaginato una ragnatela di interessi così avvolgente e ficcante che comunque, inizia a dare i primi segni di scollamento con le dimissioni di un rappresentante delle Rsu del Comune di Agliana: Amelia Barbara Vuono.

Diversamente a Montale – terra di più forti tradizioni familiste, accomunate dalle facce di bronzo – sembra valere il brocardo borrelliano resistere, resistere, resistere.

L’opposizione comincia solo adesso a prendere coscienza dell’incredibile serie di violazioni alla legge condite con violazioni incostituzionali (articolo 30 del regolamento) promosse nel disperato (what else?) tentativo di agevolazione di privilegiati amici del bar del “servizio associato di Polizia Municipale (pm)”.

Il “muto” Nerozzi con la riservatissima D’Amico

Ad Agliana si è dunque dimessa, con lettera del 18 scorso, l’agente Vuono. Una dimissione irrefrenabile, ma che non specifica la motivazione, parlando generalmente di motivi “personali e logistici”: una cosa davvero insolita e improbabile, visto che la sede della Rsu coincide con il luogo di lavoro e la logistica niente potrà entrarci, essendo una “tecnica organizzativa di trasporti, in relazione ai rifornimenti”.

L’agente non spiega dunque se la dimissione viene da lei decisa per l’imbarazzo con i colleghi, dovuto alla magra figura della vicenda del regolamento di Pm, nella quale la Rsu ha dimostrato incompetenza critica e valutativa nella funzione sindacale, prestata in una apparente superficialità e approssimazione.

Ci ha però colpito sapere (gli agenti di Pm e non, esiliati per necessità nel periodo nestiano, sono molto attivi e ci uozzappano di ricche informazioni, colorite e anche farcite di improperi) che la stessa Vuono, sarebbe però anche, immersa in un pesante conflitto di interessi.

Il Commissario Fragai si gratta in testa. Prurito primaverile allergico o cos’altro…?

Un conflitto che, questa volta, si apprezza sulla valutazione del fattore di giudizio meritocratico agganciato – come intendeva il Fragai – alla prescrizione dell’articolo 8 del Regolamento.

Ci dicono che anche la Vuono (sorpresa!), sarebbe laureata. Una laurea conseguita in quel delle Marche forse breve, ma formalmente tale da poterci far dire tantum sufficit.

In un variegato mondo di agenti di Polizia Municipale, abbiamo ad Agliana, un Servizio (associato) che conterebbe 5 agenti diplomati e altri 3 laureati.

A questi ultimi, e solo a loro, sarebbero riservate le prelibatezze di progressioni curriculari, rese tali proprio dalle numerazioni matricolare di sicuro rispetto. What else?

Ornella Pellegrineschi, Coordinatrice Cgil vittima del riordino fragaiano, si dimetterà?

Gli agenti Vuono e Caramelli, sarebbero state – insieme al geniale (che altro dire!) agente Andrea Nesti – le baciate in fronte dalla buona sorte del nuovo ordinamento (redatto in tandem dai due amici del Bar di via Magni, Nesti — Fragai).

Questi tre e solo loro, avrebbero presto viste riconosciute delle progressioni di carriera, in forza dell’irresistibile ventata di meritocrazia e qualificazione “titolate” oltre alle capacità operative che, comunque, sono decise sempre per regolamento nella piena discrezionalità della dirigente Paola Nanni.

Se la Vuono si è dimessa, viene da chiedersi, adesso che cosa pensa di fare la coordinatrice Cgil Ornella Pellegrineschi (che già Cisl e Uil, non sembra in trent’anni aver trovato ancora una “casa sindacale” dopo la punizione arrivata a sorpresa nella ristrutturazione fregaiana dell’organigramma dell’Uo. LL.PP)?

Il comandante Paola Nanni

Rino come gestisce l’emergenza? A quando le sue dimissioni, vista la perdita di autorevolezza e lo scompiglio ingenerato al primo piano del palazzo?

Prende ancora dei caffè al bar o svolge delle riunioni più allargate, magari al tavolo del ristorante di Cala de’ Medici a Rosignano, insieme alla Nanni e alla Silvia Biagini (molto amiche, che sono ben servite dal molto aspettativo dipendente comunale AM?).

Chi coordina (Pellegrineschi), non può dire di “non aver saputo o non compreso”: ci dichiari se la sua è stata incompetenza o collusione, trattandosi comunque di comportamenti che arrecavano un danno ai colleghi di lavoro, oggi traditi ignobilmente.

Catherine Germaine: Oiv comunale

Mentre Rino, è stato visto nella stanza della coordinatrice a parlare riservatamente (a porta chiusa what else?) del futuro di Ornella, che dicono i Sindaci Betti e Mangoni di questa fantozziana vicenda che sta montando ogni giorno di più e rende ridicoli i due Comuni anche nel clamore del fallimento del decantato Servizio associato?

E la Segretaria Generale Donatella D’amico, prenderà i necessari provvedimenti disciplinari per Paola Nanni che ha licenziato – ahinoi, solo in senso amministrativo – il documento di regolamentazione del Servizio associato, senza farlo approvare da tutti gli agenti interessati?

Alla chiusura del cerchio, sarà interessante capire anche, cosa ne pensa la Catherine Germain, una fortunata “esperta linguista” applicata dai tempi della Rosanna Madrussan (dal 2010? con compensi di circa 5.000 euro anno) alla verifica delle competenza e dei risultati e dei funzionari comunali (ma che c’azzecca direbbe Di Pietro?).

La valutatrice dovrebbe chiarire – quale Oiv (organismo interno di valutazione) – se ci sono state delle irregolarità e violazioni sul famigerato regolamento di Polizia Municipale. Tanta roba, ci sembra.

Risponderà qualcuno a queste domande?

[Alessandro Romiti]

Print Friendly, PDF & Email