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MONTALE — AGLIANA. Il 9 Ottobre scorso, l’assessore Fragai consegnò un documento siglato Rsu del Comune di Agliana – e chi scrive era presente e ascoltava attentamente – ai commissari della Commissione congiunta: un documento viziato, precario (gli mancavano le firme, la data e il protocollo) e parziale: anche la consigliera Pieri di Agliana in Comune (e… perbacco!) ebbe da ridire sulla mancanza della data..
L’Isp. Lara Turelli, dopo averlo chiesto per scritto a Fragai più volte, ha atteso oltre un mese di tempo senza averne copia ufficiale: le consigliamo di usare quella che abbiamo già pubblicato in linea, un atto che noi possiamo attestare come genuino, perché avuto dalle mani della Presidente nuora in Comuni Avv. Rachele Santini.
Che lo usi tranquillamente, che è quella. Anche Rinocommissario lo sa bene.
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Nella lettera di sollecito (Prot. 25.901 del 19.11.2018), l’Ispettrice Turelli sollecita l’intervento della Segretaria D’Amico (a sua volta sollecitata dalla Prefettura per le note di inadempienza al Foia) di farsi dare la nota che, anche se sprovvista di protocollo e firme è stata “autenticata” dalla distribuzione brevi manu in Commissione congiunta, con la posta di ben due Presidenti (Risaliti/Santini), un Sindaco (Ferdinando Betti) e due suoceri (quelli della Santini, anche loro associati nei due Comuni).
Servirà un ricorso al Prefetto, Anac e/o Consiglio di Stato?
La D’Amico farà ancora inadempienza al Foia, o consegnerà sua sponte – seppur rischiando il rimbrotto del Fragai – il famigerato documento, provvedendo con efficacia ed efficienza alle sue prerogative, ufficializzandolo per mezzo del protocollo generale?
Un poco di coraggio, suvvia!
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Dalla Rsu di Agliana, ci giunge un documento del 29 ottobre davvero sintomatico del caos che si accresce ogni giorno: nella lettera si tenta di raddrizzare la banana della “molto atipica” lettera, validata dallo stesso Rino il 9 Ottobre: dopo la excusatio non petita del primo punto, la Rsu (capitanata dalla Ornella Pellegrineschi), dice di non aver avuto “tempo sufficiente” per esaminare il Regolamento denojantri che Fragai come risaputo, ha/aveva tanta furia di approvarlo (lo sa questo la Pellegrineschi?).
Nel secondo punto, smentiscono la sindacalista Cgil Amalia Vuono, quella che aveva “sentito” tutti gli agenti, ma che poi confesserà di non essersi “permessi di esprimere il parere”: e che cosa ci stanno a fare?
Con quale competenza, visto che hanno guardato il dito, anziché alla luna?
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Nel terzo struggente punto della missiva, la Rsu che questa volta si firma (e perché non anche l’altra volta, ma solo ora, e dunque chi lo scrisse quel foglio maldestramente siglato Rsu?) scrive in maniera patetica e pittoresca che attende “consigli, suggerimenti e migliorie” da tutti (ma davvero tutti, lo scrive in maiuscolo) i dipendenti della Polizia Municipale.
Ma dunque, non sanno applicare la legge a un regolamento che, anche a noi che non siamo esperti, è apparso subito viziato, antisindacale e illegittimo?
Viene da chiedersi: ci sono, o ci fanno?
A noi pare che questa Rsu di Agliana sia un circolo Cral in attesa di ricevere le prenotazioni per mangiarsi la pizza, e ci sembra, che questa pizza se la mangeranno da soli.
Come potrà la Polizia municipale sedere al loro tavolo?
[Alessandro Romiti]