MONTAGNA PISTOIESE. Si chiama “APPennino” ed è un’applicazione gratuita per smartphone o tablet con sistema Android destinata agli escursionisti.
È usufruibile anche tramite browser collegandosi al link https://appennino.github.io/ da dove è possibile scaricare gratuitamente l’app.
“Racconta – come si legge nella pagina di presentazione – il territorio della Montagna Pistoiese nella sua affascinante complessità, fatta di elementi naturali, storico-archeologici e folclorici”.
L’applicazione si compone di tre pagine informative: quella di presentazione e descrizione, di chi contribuisce a vario titolo al progetto e quella dei contatti.
Il territorio viene rappresentato utilizzando tre diverse mappe satellitari: OpenStreetMap, Esri.World e OpenTopoMap, su cui è stato disegnato un percorso con indicati vari punti d’interesse.
IL PERCORSO
L’itinerario proposto segue il sentiero Cai n. 4, che ricalca la via dei Ripi, con inizio poco dopo il ponte della Verdiana sulla Strada Provinciale Lizzanese che da San Marcello conduce a Spignana.
Il bel sentiero, ottimamente segnalato, immerso in un folto castagneto, con un fondo in acciottolato e terra battuta, è di facile percorrenza ed è adatto a famiglie con bambini.
Conduce al sito archeologico di Castel di Mura nei pressi di Lancisa, antica fortezza del comune di Pistoia del trecento, posto sull’antica via che univa Pistoia con Modena.
I molti i punti segnalati sulla mappa consentono di leggere e apprezzare in modo consapevole quanto è nei dintorni, alla scoperta dell’incessante dialogo tra gli esseri umani e la natura.
Questi rimandano a schede descrittive corredate da fotografie e ulteriori link a risorse in rete, che permettono di approfondire l’argomento trattato.
IL PROGETTO
Il progetto è stato realizzato da tre associazioni di volontariato che operano da anni sulla Montagna Pistoiese: l’Associazione Valle Lune, il Gruppo Naturalistico Appennino Pistoiese e l’Associazione Museo della Gente dell’Appennino, che si occupano rispettivamente di ricerca e divulgazione in ambito storico-archeologico, naturalistico e folcloristico.
L’applicazione è stata premiata dal Cesvot il Centro Servizi Volontariato Toscana, nell’ambito del bando “Il volontariato per la comunità 2017”, finanziato con il contributo di Regione Toscana-GiovaniSì, in accordo con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.
[Marco Ferrari]