PISTOIA.[ a,b.] Sandra Fabbri Monfardini, coordinatrice del Centro di Documentazione sull’amianto e sulle malattie amianto correlate Marco Vettori interviene pubblicamente per chiarire l’iniziativa che sarà domani al centro di una mozione in consiglio comunale:
“Noi, assieme ad Anmil, Cgil, Cisl, Uil, agli amici di Marco Vettori e ad altri supporters, abbiamo promosso l’idea di un simbolo (una targa, un cippo, una statua) che ricordi tutte le vittime dell’Amianto e del lavoro, in generale, che, posta in un luogo simbolico di Pistoia, sia memoria per le giovani generazioni delle tragedie che si sono consumate nel mondo del lavoro, e ricordi tutte le vittime di quell’atto che non solo dovrebbe assicurare una vita almeno dignitosa al lavoratore, ma anche alle loro famiglie.
La morte mette fine ad ogni speranza. Sottolineo che il Centro Vettori e gli altri attori che ho elencato più sopra ha promosso l’idea, e ha agito per portare la proposta all’attenzione della Giunta Comunale, non il Pd.
Ci siamo rivolti a Walter Tripi per amicizia, non per ragioni politiche, d’accordo tutti noi promotori nel fare questo passo.
Sottolineo anche che il Centro Vettori aveva avvertito dell’iniziativa, che per altro risale almeno all’inizio dello scorso anno, tutti sindacati, compreso Ugl, dal quale non abbiamo mai avuto nessuna risposta.
Vorrei fosse chiaro che chi si appropria di iniziative di cui non sa nulla dovrebbe agire in maniera corretta, informandosi su chi ha promosso l’iniziativa, e, magari, proponendo una collaborazione.
Questa iniziativa è solo il primo passo per l’istituzione di un Osservatorio sull’amianto, proposta alla quale noi proponenti stiamo lavorando da ben prima delle ultime elezioni politiche, e che, comunque, verrà richiesta in un tempo successivo, all’Amministrazione Comunale.
lI Centro Vettori ha già avuto due incontri con l’Amministrazione Comunale, durante i quali è stato stabilito che la targa è solo l’inizio di un percorso che porterà, di comune accordo con tutti gli Enti interessati, alla costituzione dell’Osservatorio sull’amianto”.