MONTALE – AGLIANA. Il parere è stato ritenuto necessario dal Rynocommissario che informò la commissione congiunta della sua disponibilità in “tre giorni”; il tempo necessario al consulente legale dei Comuni associati, cioè la segretaria generale D’Amico (di seguito Dony) per elaborarlo.
Era il 9 ottobre e il parere rientrò dopo un mese circa con una gestazione di oltre due mesi per la ripresentazione del documento, poi approvato il 21 Dicembre a Montale e ancora in attesa di una qualificazione della Giunta regionale toscana.
Sulla parcella dello studio Lessona, la numero 177-s del 20.12.2018 quello che rileva, non è però l’importo della – comunque inutile – spesa che comunque inciderà ulteriormente sul passivo comunale (ovvero “paga-pantalone”).
Dall’esame del documento si apprendono due cose: la prima è la capacità di preveggenza del Sindaco (di seguito Ferdy) che fece una determinazione di spesa (la 190/2017, del Comune di Montale) un anno e mezzo prima dell’incarico al professionista fiorentino; l’altra è che la consulenza poteva essere evitata, gestendo la questione correttamente “in casa” e cioè facendo trattare la consulenza alla figura istituzionalmente preposta alle competenze giuridico-legale dell’Ente: cioè sempre la Dony.
Dony, ci ricorda sempre più la Bella addormentata: non si è affatto applicata nell’espletamento dell’attività per la quale è profumatamente pagata (son più di 100.000 euro, con i rimborsi) e ha esternalizzato la valutazione di rispetto e conformità normativa a un professionista esterno su una determina di oltre un anno precedente.
La parcella è però stata negata al Consigliere Benesperi, che la richiese in Dicembre con un pretesto formale: “…l’hanno pagata a Montale, noi non ce la abbiamo”.
Ma come: l’Unità operativa di Ragioneria non è associata? La capofila non è il Comune di Agliana sotto la dirigenza della Tizzy (Bellini) e gli Affari Generali, non sanno niente? Che ci dice la Tizzy? Controlla o non controlla? Paga e sta zitta? È sempre oberata dai bilanci?
Dunque, viene da chiederci ancora: nei centomila euro di stipendio della Dony, non sono incluse queste attività che peraltro, interessano i due Comuni congiunti promotori del famigeratissimo Regolamento Sa di Pm dal quale è partita la vicenda?
Quello che rileva è – a nostro parere – la specificazione “complessità bassa” delle attività, come specificamente classificate proprio dallo studio Lessona nella parcella medesima.
La definizione è chiara: “bassa” vuol dire scarsa difficoltà, ovvero semplicità.
Insomma il consulente giuridico del Comune, non dà consulenze: nemmeno se sono richiesti dei pareri semplici. E dunque che lo teniamo a fare?
E allora come giustificano i Sindaci queste spese che diventano comunque un affronto al cittadino “tassato e associato”, in modo subdolo e menzognero (Ryno non parlò di Lessona ma, ovviamente della Dony nella commissione congiunta d’Ottobre!). What else?
Agliana e Montale, due paesi delle fiabe con – per l’appunto – personaggi fiabeschi altrove inverosimili: la Bella addormentata nel bosco gli mancava.
Nevvero?
[Alessandro Romiti]
2 thoughts on “dormienti. ECCO LA PARCELLA LESSONA”
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