fondazione tronci. RITORNA IL BEAT CON LE MOLECOLE DELL’AMORE

Le molecole dell’Amore

PISTOIA. Capelloni e figli dei fiori, nostalgici degli anni’60 e amanti del beat da tutto il mondo precipitatevi alla Fondazione Luigi Tronci, corso Gramsci 37, Pistoia giovedì 28 febbraio ore 21.30 per il grande ritorno delle Molecole dell’Amore.

Il ritmo incalzante delle percussioni di Gennaro Scarpato, il basso ruggente di Mario Tintori, il suadente organo di Giuliano Innocenti con la voce cantante e narrante di Luca Natali, sommate al trascinante arpeggio di chitarra di Arturo Occhiuto, compongono quella straordinaria miscela chimica che evoca il beat spensierato e fiducioso che animò tutta la decade del nostro vero boom economico.

In un’atmosfera surreale, fantasiosa e fantastica, riprendono vita I Corvi, I Ribelli, Equipe 84, I Barbieri, I Giganti, Little Tony, Johnny Dorelli, Remo Germani, Roby Crispiano, I Quelli.

Giuliano Innocenti, Mario Tintori, Arturo Occhiuto, Luca Natali, Gennaro Scarpato faranno rivivere quella musica che in Toscana vide I Quattro di Lucca, a Pistoia prima Gli Etruschi poi I Diplomati.

Riprende vita quel periodo meraviglioso che vide l’Italia rinascere dalle ceneri della guerra ed affacciarsi alla vita. Gruppi musicali si moltiplicavano sul territorio nazionale ed ogni provincia aveva i propri gruppi e festival, almeno due volte la settimana tutti i giovani andavano a ballare ascoltando rigorosamente musica dal vivo.

L’Associazione Culturidea con queste serate dedicate prima alla storia della Rca Italiana, poi al meglio della musica nazionale, prima ancora ai miti stranieri cui i nostri cantanti si ispiravano, desidera proprio tentare di ricostruire uno spaccato di quel periodo e di quella generazione che vi viveva.

Era questa la generazione con il fermento e la voglia di cambiare, di liberarsi dai tabù, di vivere in un mondo giusto e fraterno. I giovani di allora sentivano il beat scorrere nelle vene e nelle arterie con il sangue che va verso il cuore. Ovunque si respirava un clima in cui tutto era voglia di aggregazione, dialogo, ascolto. Era un tempo in cui non si percepiva la fatica, ma era invece protagonista la gioia di ritrovarsi, di cantare al suono di chitarre scordate, di urlare la vita, l’amore e l’estasi di esserci.

Era il tempo in cui si era formata la consapevolezza di avere il mondo fra le mani, di essere immortali, di poter fare qualcosa di bello e di giusto non solo per noi stessi, ma per chi sarebbe venuto dopo. La libertà individuale, la negazione delle regole imposte dal sistema, un diverso modo di intendere l’amore, il rifiuto della guerra, era la filosofia di appartenenza dei giovani di quella generazione e tutto questo diventava musica, ritmo, divertimento ed allegria.

Tutto questo era nella musica, nei testi, nella gioia e nella felicità in essi espressi e tutto ciò sarà protagonista giovedì 28 febbraio alla Fondazione Luigi Tronci con le Molecole dell’Amore ore 21.30.

[culturidea]

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