PISTOIA-PRACCHIA. Qualche giorno fa sul gruppo facebook Salviamo la Porrettana sono apparse queste immagini corredate dal seguente commento (vedi): «potere è volere… quante franette come la nostra avrebbero potuto essere cancellate in tutto questo tempo!!!… ovviamente non si tratta della nostra… tratta!».
Il consigliere regionale Aldo Morelli è intervenuto rivendicando da una parte l’esborso effettuato dalla Regione (1,5 milioni di euro) come dimostrazione dell’interesse delle istituzioni per la linea ferrata degli Appennini, dall’altra affermando che la frana non era cosa da poco. Prontamente è stato asfaltato da un lettore che ha scritto:
«Già definirla frana mi pare molto: trattasi di cedimento parziale della massicciata, non è franato nulla. E resta il dubbio: con la dovuta manutenzione, si sarebbe potuta evitare? Oltre al dubbio resta il fatto che per quasi 1 anno il servizio è stato interrotto: chi pagherà per questo? Infine, la rilevanza/gravità di un evento non si giudica certo dall’importo dei lavori necessari al ripristino: ma che ragionamento è? Vedremo se ci sarà la volontà politica di sviluppare la Porrettana, spero bene in sinergia con i rappresentanti dell’utenza e con un minimo di ampie vedute. Personalmente, vista la storia fin qua, nutro seri dubbi».
Aggiungendo poi: «L’investimento non conferma un bel nulla, ripeto, non è l’entità dell’investimento che dà la misura dell’impegno politico. Esso si rileva, invece, sulla gestione del servizio pubblico che, oggettivamente, è andato via via peggiorando (parlo per esperienza diretta) negli ultimi 20 anni. “Lavoriamo”, “faremo”, “confermiamo”: chiacchiere, solo chiacchiere. Possiamo sempre sperare in un futuro migliore, certo, ma le premesse sono pessime.
«Hai mai provato a utilizzare il servizio? Che idea ti sei fatto? Io da Firenze auspico qualche treno Firenze-Pistoia-Porretta-Bologna, senza cambi. Che ne dici? Addirittura lo stesso materiale potrebbe realizzare un anello, tornando alla base via Vernio-Prato.
Adesso abbiamo noi un paio domande da porgere al consigliere Morelli, ed eventualmente al suo collega consigliere invisibile Gianfranco Venturi, nato ad un tiro di schioppo da Pracchia ma che non ha mai detto pio o fatto alcunché relativamente ai problemi e alle esigenze del trasporto ferroviario appenninico, irresponsabilmente messo a ferro e fuoco da una sconsiderata politica trasportistica portata avanti da Regione, Provincia e Comune di Pistoia nel più assordante silenzio-assenso dei sindacati; per spostare tutte le risorse sul Copit e coprire così i buchi fatti da annose gestioni di sprechi e clientele?
Una domanda è questa, già accennata altrove:
- è possibile sapere se esistono gli estremi per dimostrare la violazione del contratto del servizio di manutenzione/gestione della Porrettana, alla luce dell’ostruzione del canale idraulico di scolo che ha causato lo smottamento?
- E poi: è possibile allora chiedere delle pesanti penali al soggetto affidatario del servizio? Chi aveva, in altre parole, la responsabilità di mantenere in sicurezza il tracciato ferroviario e non lo ha fatto?
Nessuno ancora ha chiarito queste responsabilità e, anche se fuori tempo massimo, sarebbe ora di fare chiarezza e chi eventualmente ha omesso qualcosa se ne assuma la responsabilità.
One thought on “PORRETTANA. QUALCHE DOMANDA A MORELLI E VENTURI”
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