tubercolosi. UN CASO ALLA MEDIA DI AGLIANA

RIcoverato un allievo delle scuole medie

AGLIANA. Un genitore denuncia un caso di tubercolosi verificatosi nelle scuole medie di Agliana: si fanno i corsi per una quantità di facezie, ma si dimentica di informare la comunità di un fenomeno potenzialmente infettivo e grave che poteva investire la comunità degli allievi.

Questa la sua lettera di denuncia, sulla quale il Consigliere di opposizione Fabrizio Baroncelli ha già presentato una interrogazione urgente che seguirà domani.

Mi chiamo X. Y. sono mamma di due figli/e: uno/a di x e l’altro/a di x anni. Il/la più grande frequenta la classe terza della Scuola secondaria di primo grado all’Istituto Comprensivo Statale “B. Sestini” mentre l’altro/a la Scuola Primaria Statale “G. Rodari” di Agliana (che fa parte dello stesso Istituto Comprensivo). Solo ieri sono venuta a conoscenza che un ragazzo che frequenta la Scuola Secondaria di primo grado Sestini ha contratto la tubercolosi e più di un mese fa è stato ricoverato anche in ospedale.

Da genitore non sono stata informata da chi a mio avviso avrebbe dovuto farlo. Non ne sapevo assolutamente niente fino a ieri quando mio/ figlio/a minore che frequenta la classe xx alla scuola Primaria mi ha detto che 5 bambini della sua classe hanno fatto la profilassi perché frequentavano il doposcuola con il ragazzo.

Scuola Bartolomeo Sestini

Dopo aver saputo questo mi sono recata all’Asl di Agliana per sapere se l’istituto Comprensivo e la dirigente scolastica fossero al corrente dell’accaduto, in quanto anche gli alunni della classe terza della Scuola Secondaria sono stati sottoposti a profilassi per tubercolosi.

Avendo appreso che ne erano a conoscenza e che ne Asl né Istituto Comprensivo si sono degnati di informare minimamente tutti i genitori di una cosa a mio riguardo molto importante, mentre veniamo informati di corsi, incontri, ricevimenti, pediculosi ecc. ma per un caso di tubercolosi assolutamente nessun tipo di messaggio o mail, vorrei sapere se tutto questo è giusto e normale.

La dirigente Angela Desideri [youtube]
Premetto e ci tengo a precisare che né le insegnanti, né tantomeno i genitori, sono stati informati tempestivamente dell’accaduto,in quanto avrebbero e avremmo potuto informare i bambini con più tatto e informazioni al riguardo senza traumatizzarli, invece di essere stati informati dai compagni stessi causando così paure nei bimbi; ringrazio in particolare a nome dei genitori invece le insegnanti di classe della Scuola Primaria che, avendo appreso anche loro soltanto dai propri alunni dell’accaduto, si sono prodigate a tranquillizzare i bimbi perché spaventati di una cosa di cui non conoscono neanche l’esistenza e la pericolosità.

Preciso inoltre che la tubercolosi è una malattia infettiva e non un semplice raffreddore o influenza e per questo penso che ogni genitore avesse il pieno diritto di essere informato sia dall’Asl che dall’istituto comprensivo stesso,cosa che invece è avvenuta solo con un “passa parola” partito da bimbi della Scuola Primaria pur sapendo io stessa che il test di Mantoux interessa esclusivamente coloro che hanno avuto contatti diretti e prolungati con la persona malata sulla base di un criterio di rischio espositivo individuato dai sanitari e seguendo le linee guida regionali e nazionali, questo non toglie la mancanza di informazioni avuta da chi di dovere.

[alessandroromiti@linealibera.it]


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