tariffe alla volée. IL CONSIGLIO APPROVA CON BACCHETTATA DI NEROZZI AL CAPOGRUPPO MANETTI

Il Consiglio Comunale di Agliana

AGLIANA. Il Presidente Fabrizio Nerozzi ha duramente risposto al Manetti che sembra proprio non conoscere il Dlgs 267/2000 su gli Enti locali: un testo unico che prevede la piena titolarità della funzionaria del servizio di Ragioneria e Tributi – che è sempre lei, Tiziana Bellini  – e non altri a disporre in tempo opportuno i documenti necessari alla definizione delle tariffe per la discussione in Consiglio comunale.

Mai Nerozzi aveva usato toni tanto decisi per replicare e rigettare le colpe, facendo ben presente ruoli e funzioni ai sensi di legge del funzionario titolare di posizione organizzativa preposto alla stesura della proposta di delibera consiliare.

Anche il Sindaco Mangoni non c’è stato alla pesante insinuazione e ha ricordato come è stato abbandonato dagli ssessori in fuga del Pd (Noligni, Fondana, Tonioni, Vannuccini e il sovietkomisar Fragai) che hanno così tentato di far affondare la “nave” del Comune: lui ha resistito e ha cercato – con la nuova giunta macedonia – di superare l’emergenza, contro quello che oggi appare come un atto di sabotaggio misto a incompetenza.

La funzionaria della ragioneria del Comune di Agliana, Tiziana Bellini

Per Manetti dovevano essere Sindaco e Presidente del Consiglio a ricordare alla Bellini il da farsi, una ridicola contestazione, alla quale, Nerozzi ha replicato con un esempio calzante: la mattina quando arriva in Comune dovrebbe forse ricordare al portiere di rispondere a telefono?

Ma anche il comportamento della Bellini non potrà essere diversamente considerato viste le sue conclamate responsabilità e contraddizioni: lei solo lei, sempre lei ha svolto il medesimo incarico al Comune di Montale che vede il suo servizio di U.O. Ragioneria “associato”. Si sta parlando di una funzionaria che, per questo servizio, è profumatamente pagata e non è certo volontaria come la celebrata Cristina (unità dichiarata in esubero per essere mandata in pensione, ora mica ci dirà la Bellini che le manca il personale) da lei stessa periodicamente fatta rientrare al lavoro d’ufficio in “nero” dopo averle permesso un scivolo pensionistico: un fatto che ha gettato le colleghe in sovraccarico di còmpiti.

E dunque la Bellini è stata forse coordinata in tale “dimenticanza” (che ha tutta la parvenza di incapacità gestionale e organizzativa dopo oltre venti anni di servizio) dal perfetto progetto di un sabotaggio tecnico, a effetto politico, ordito dai cinque “fuggiaschi”? Come non credere a questa ipotesi di coordinamento per l’arrembaggio alla nave capitanata da Mangoni, il riscoperto “Sindaco della dignità”?

L’ex Assessore Noligni chiede più immigrazione e abbandona il Comune a se stesso

Nerozzi ha dunque intimato a Manetti di contestare al Pd aglianese l’irresponsabilità e il comportamento politicamente doloso della sua Assessora Noligni, che ha scientemente abbandonato la sua funzione di governo senza alcun passaggio di consegne, a nessuno.Ma ad Agliana succede spesso…

I lavori consiliari hanno dimostrato come non era affatto vero ciò che aveva scritto il 7 febbraio sulla pagina facebook la stessa Noligni, che aveva lasciato il Comune con i conti in ordine e le attività compiute in modo corretto: una nobile bugia dimostrata tale nei verbali dell’odierno consiglio.

La falsa rappresentazione dei fatti e delle competenze e il maldestro tentativo di addossare la responsabilità a Sindaco e Presidente del Consiglio, è stato un attacco vano e assurdo, ritornato a Manetti come un boomerang. Le incapacità del capigruppo Manetti sono evidenti ed emerse al meglio quando, nel tentativo di fare una bella figura, ha dimostrato ignoranza argomentativa e scarsa preparazione ed è stato messo in angolo alla grande.

A Manetti serve, forse, un corso accelerato sul funzionamento degli Enti Locali e sulla ripartizioni delle funzioni e competenze: sembrava che volesse fare il maestrino e ha dimostrato di non saper fare neppure lo scolaretto.

Al prossimo consiglio dovrà forse essergli consegnato un tapiro di bronzo con il testo normativo del decreto legislativo 267/2000 che il Pd ancora non gli ha illustrato, nonostante la presenza in segreteria dell’ex docente – oggi daspizzato ex Sindaco –  Paolo Magnanensi.

Anche l’Assessore Ammannati Palandri non s’è persa d’animo alle accuse di incompetenza del capogruppo Bartoli sulla tardiva segnalazione di ben 120.000 euro richiesti dall’Ato per servizi correlati alle deficienze funzionali di sistema: lei ha saputo dell’emergenza dalla stessa funzionaria contabile solo lo scorso lunedì, costringendo la giunta macedonia a procedere con una rocambolesca sessione straordinaria del consiglio.

Quel che resta della maggioranza Pd

Un consiglio convocato in forma straordinaria per una questione di ordinaria amministrazione e senza la tempestiva consegna dei documenti contabili, negando ai consiglieri il loro esercizio sindacale, ovvero impegnandoli in un adempimento non procrastinabile gestito a “strozzo”, a pena di illegittimità formali sulle bollette.

Comunque sia, “il vento sta cambiando ad Agliana”, anche stando alla dichiarazione di voto del capogruppo di opposizione e candidato Sindaco Luca Benesperi e del Consigliere di FdI Fabrizio Baroncelli.

L’Ato – dicono – è una struttura elefantiaca, un poltronificio che ogni anno chiede aumenti di tariffe e non riconosce mai alcuna riduzione; tutto questo usando pretesti che sono sotto gli occhi di tutti: la progettazione del mancato inceneritore di Selvapiana, la mancanza di impianti nella Regione, i prossimi risarcimenti che la multiutility Hera chiederà a Quadrifoglio per la mancata costruzione dell’inceneritore di Case Passerini e altre piccole ma diffuse incongruenze gestionali, riconducibili a una discutibile politica regionale sui rifiuti, certamente approvata anche dal già Assessore provinciale o commissario demokrats Rino Fragai.

Insomma i cittadini di Agliana il borsello perché le tariffe crescono e, come dice il proverbio, “mal voluto…”.

[alessandroromiti@linealibera.it]


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