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SERRAVALLE. Il Tribunale di Pistoia ha confermato la condanna per maltrattamento del proprietario dei cavalli sequestrati: anche per il terzo cavallo è scattata la confisca definitiva, dopo il sequestro avvenuto nel 2014 quando indagini approfondite avevano portato alla denuncia da parte di IHP ed Enpa, che lottarono per liberare i tre animali detenuti a Serravalle Pistoiese. Ora la conferma: dopo Innamorada e Navidade, anche Chupito è stato assegnato definitivamente a IHP.
Prima del sequestro Chupito era segregato da mesi in uno stanzino in muratura, con una piccola finestra come unico spiraglio d’aria e di luce. Lo stesso proprietario deteneva in un piccolo spazio chiuso da tubi in ferro e pieno di escrementi altre due cavalle, di cui una di pochi mesi, entrambe in grave stato di deperimento. A giudizio del veterinario incaricato dall’Asl 3 di Pistoia, però, questa situazione non configurava l’ipotesi di maltrattamento.
All’epoca ci vollero mesi di battaglia e l’intervento del Ministero della Salute, Unità Operativa per la tutela degli animali, per sbloccare la situazione e far sì che la Polizia Municipale procedesse al sequestro. Innamorada e Navidade furono le prime, per Chupito ci vollero altre settimane per ottenere il sequestro.
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Ora è stata disposta anche per lui la confisca in base all’art.727 comma 2 del codice penale che punisce chi “detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze”.
Fin dal sequestro le due femmine sono state accolte nel Centro di recupero gestito da IHP, dove vivono attualmente. Chupito è stato accudito con amore dallo staff del Centro Ippico Due Valli a San Casciano in Val Di Pesa (Firenze) e qui continuerà a vivere serenamente, libero dal rischio di tornare nelle mani del vecchio proprietario.
Sonny Richichi, Presidente di Italian Horse Protection, ringrazia i volontari e i sostenitori della Onlus: “Alla fine il Tribunale ci ha dato ragione e questo ci sprona a perseverare per dare ai cavalli e agli altri equidi un futuro finalmente libero dalla sofferenza.
Poiché non riceviamo fondi pubblici né rimborsi dalle Procure che ci affidano gli animali sotto sequestro, questa vittoria è di tutti i cittadini che, con le loro donazioni e destinando a noi il 5×1000 delle imposte a sostegno del volontariato, permettono di portare avanti la missione di IHP. A loro, ogni giorno, va il nostro ringraziamento”.
[munafò – italian hourse protection onlus]