demokrats. PD: AL BALLOTTAGGIO?

AGLIANA. Mentre il Presidente del Consiglio (ex-demokrats, oggi mangoniano di ferro) spopolava sui social con la sua clamorosa intervista sulla true story dell’inceneritore i compagni del tandem Magnanensi — Ciampolini si preparavano al ricevimento per la conclusione della campagna elettorale alla quale ci siamo impunemente affacciati.

Federica Fratoni

L’assessore regionale Federica Fratoni, è arrivata tra le prime intorno alle 18.00, alle 19,15 nel piazzale ci saranno state una ventina di compagni, tutti impegnati ma non certamente a parlare delle clamorose rivelazioni di ventennale malagestione dell’Amministrazione che abbiamo presentato sul nostro quotidiano: il silenzio è stato tombale.

Alle 19,15 questa la platea dei partecipanti

Nessuno deve citare gli sperperi di oltre centomila euro dell’ex Comandante Nesti, o dei pasticci amministrativi della Donatella D’Amico, tanto meno delle disorganizzazioni del duo Tonioni Luisa e Aldo in Comune/Auser che sono costate circa diecimila euro di vàini nostri, freschi freschi.

Adesso la politica del Pd aglianese, non si conosce ascoltando le più vaghe e indeterminate dichiarazioni dei candidati, ma leggendo le malefatte commesse dagli stessi che sono fuoriusciti dalla consiliatura in corso, distinta dalla fuga in blocco di una giunta di amministratori irresponsabili e arroganti.

La pista del Maggese per la chiusura della campagna del PD

La Fratoni, non ci ha subito riconosciuti, ma introdotta nel saluto di rito, ci ha esortati ad andare a votare.

Noi, l’abbiamo rassicurata sul punto: ci andremo, soprattutto al secondo turno, quando si dovrà decidere il ballottaggio tra il candidato Benesperi e uno dei due pregressi (dis)amministratori, cioè il Sindaco Mangoni o il Vannuccini, che chiede di essere eletto con la sua squadra di profughi che tanto piacciono all’Eleanna Ciampolini.

La Federica Fratoni, sia ben chiaro, non era scesa ad Agliana per il Vannuccini, ma per seminare quale messaggio propagandistico per la sua rielezione nella tornata elettorale delle elezioni del Consiglio regionale Toscano del 2020.

Se Agliana, vedesse il tanto atteso ribaltone del Pd, sarebbe solo l’inizio di una fiammella che rapidamente si estenderebbe all’intero mondo politico della Toscana, oramai in una progressiva crisi d’identità che segue altri trascorsi, passando da Siena a Pisa o Cascina con l’affermazione del Centro destra.

Il Pd, pescherà di più con il daspo del Magnanensi

Tra i mancanti – ci hanno riferito i nostri lettori – evidente l’assenza (è un ossimoro, ma spiega tanto) del Nobilhomo Paolo Magnanensi, dunque coperto per davvero da un daspo politico almeno – se ci sarà – all’eventuale turno di ballottaggio.

Dice lo slogan affibbiato ai candidati che “Insieme si cresce”: noi abbiamo visto crescere solo il debito fuori bilanci dell’Amministrazione e ci chiediamo con le vecchie facce poste in retroguardia come la Ciampolini, il Del Fante, la Salaris, la Signori, la Tonioni, la Noligni e l’elenco non si esaurisce qui, quale ricambio ci sarebbe?

Quale nuova politica per la cittadina di Agliana, cartina di tornasole della Regione Toscana –perché fulcro inceneritorista – utile a verificare la resilienza del partito alle scosse telluriche dovute ai risultati di anni di mal governo?

Alessandro Romiti

[alessandroromiti@linealibera.it]

Print Friendly, PDF & Email