PISTOIA. Ho letto con grande tristezza il comunicato stampa del Sindacato SULPL in riferimento alla illegittima sanzione disciplinare comminata dalla signora Annalisa Giunti ad un suo dipendente quando ancora rivestiva la carica di comandante della polizia municipale.
Da cittadino mi domando se qualcuno della attuale maggioranza intenderà chiedere conto a questa signora di tutti i danni che ha fatto. Mi domando quanti altri casi come questo verranno alla luce col passare del tempo.
Ma una cosa ancora più importante voglio chiedere a chi ha più elementi di me.
La signora Annalisa Giunti nel 2013 aveva le carte in regola per essere nominata comandante dirigente?
Mi spiego meglio: il Sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, con decreto n.106 del 9/07/2012, affidò alla Giunti l’incarico di Direzione del Servizio Autonomo di Polizia Municipale del Comune di Pistoia.
Tale atto però a me (e qui chiedo lumi a chi ha studiato diritto) risulterebbe in contrasto con la previsione dell’articolo 19 bis del vigente Regolamento degli Uffici e dei Servizi del Comune di Pistoia, introdotta dalla Delibera GC n. 243 del 21/10/2010 (la famosa normativa antinepotismo): “non possono essere assegnati ad un servizio dipendenti in rapporto di parentela o affinità entro il terzo grado con il Dirigente dello stesso, né il suo coniuge o convivente, né i parenti del convivente entro il terzo grado. Il Dirigente non può assegnare a una Unità Operativa personale per il quale intercorra nei confronti del dipendente incaricato di posizione organizzativa responsabile dell’Unità stessa uno dei rapporti individuati al precedente comma 2”.
All’epoca la signora Giunti non si trovava forse nello stato di incompatibilità previsto dal citato regolamento, essendo la stessa convivente con un ispettore di polizia municipale (come ben ci ha ricordato il sindacato dei vigili)?
Andando a spulciare i registri anagrafici del Comune di Quarrata la convivenza tra i due risulta chiaramente.
A questo punto viene anche da chiedersi se la Giunti avesse correttamente informato il Comune di Pistoia della eventuale incompatibilità. Agli atti risulta infatti un documento datato 31/12/2013 con il quale ella consegnò alla p.a. la dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità omettendo di riempirla (non barrando nessuna delle voci previste dalla modulistica come invece fatta da tutti gli altri dirigenti comunali).
Facendo alcune ricerche mi risulta che presso il tribunale di Pistoia sia iscritta un’altra causa di lavoro contro il Comune di Pistoia (o meglio contro un provvedimento della ex comandante) e che queste stesse mie domande siano oggetto della causa.
Attendo fiduciosamente chiarimenti
Dott. Paolo Tosi
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