QUARRATA. Felice Gimondi, il campione del ciclismo italiano, scomparso ieri per un malore mentre era in vacanza in Sicilia con la moglie, ha avuto un legame con Quarrata e in particolare con il compianto campione di ciclismo Fabrizio Fabbri, scomparso recentemente. Fabbri infatti ha fatto squadra con lui (Bianchi-Campagnolo) nel 1975-1976.
Nel 1974 in una gara di ciclismo a Quarrata Gimondi si classificò al terzo posto dietro a Fabrizio Fabbri e a Francesco Moser. “Me lo ricordo – scrive Riccardo Bardi – al Circuito degli assi a Quarrata, il giorno della fiera. Mio babbo mi portò apposta per vedere lui, il mio idolo, il mio campione. Lo piango adesso come quando da ragazzo mi faceva emozionare con le sue vittorie…. È andato a fare compagnia al suo ex gregario e nostro concittadino Fabrizio Fabbri”.
Felice Gimondi era nato a Sedrina, Bergamo il 29 settembre 1942. Atleta di notevole grinta e talento, tatticamente accorto e pronto ad approfittare dei momenti di difficoltà degli avversari per attaccare di rimessa. Questa sua prerogativa gli permise di ottenere numerosi importanti successi nonostante la sua carriera sia coincisa in gran parte con quella del cannibale Eddy Merckx, molto più forte sul piano atletico.
Gimondi divenne professionista nel 1965, iniziando a correre con la Salvarani, dove rimase fino al 1973. In quell’anno passò alla Bianchi. La sua carriera da professionista iniziò subito con una grande vittoria, il Tour de France del 1965. L’anno successivo lo vede vincitore alle classiche del nord, Parigi-Roubaix e Parigi-Bruxelles. Nella sua carriera vinse numerose classiche e gare a tappe, conquistando anche il titolo mondiale del 1973 a Barcellona. Concluse la sua carriera su strada nel 1978 con il Giro dell’Emilia. L’ultima sua apparizione da atleta, in una Sei Giorni all’inizio del 1979. Ha vinto 141 corse.
Andrea Balli