sport in lutto. L’ABBRACCIO DI PISTOIA AL “PRESIDENTISSIMO”

PISTOIA. Si sono celebrate questa mattina, nella Chiesa di San Francesco le esequie di Roberto Maltinti, un pistoiese vero, amato dalla città che lo ricorda per la sua attività di player della squadra di basket, poi guidata negli anni in una fattiva storia che ha fatto celebre il basket pistoiese per gli ultimi trenta anni, ma non solo basket, anche la Pistoiese Calcio gli deve molto.

Alla liturgia funebre, erano presenti le principali personalità delle istituzioni cittadine: il sindaco Alessandro Tomasi in primis, coi colleghi di Serravalle ed Agliana e altre autorità, ma non volendo far torto a nessuno, vogliamo segnalare solo che la Chiesa era gremita, piena di semplici cittadini, tifosi, giocatori ed ex giocatori, tutti con i lucciconi agli occhi, tutti con un ricordo legato a “Robertone”; si proprio così

Chi lo ha incontrato anche solo una volta, rimaneva conquistato da questo gigante buono, sempre pronto a dispensare sorrisi ed abbracci a tutti, sempre pronto a spendersi, in tutti i sensi, per lo sport, ma soprattutto per la sua città.

Al palazzetto dello sport, prima di ogni gara, il presidente vedeva sfilare gli avversari che andavano negli spogliatoi per le cordialità di rito con la squadra ospitante e con gli arbitri, ma tutti si fermavano anche per salutare Robertone, tributandogli sincera stima, ricambiati da robusti abbracci.

La città gli ha reso gli onori che gli spettavano e, la presenza di sportivi – ma anche di semplici cittadini estranei agli eventi del basket – ne sono la testimonianza diretta: se è vero che certe persone restano immortali per le loro testimonianze pubbliche, Roberto ha da essere tale, e non solo a Pistoia.

Maltinti era un Uomo, si con la U maiuscola, un Uomo molto benvoluto da tutti. Durante la cerimonia in tanti hanno parlato per ricordarne la figura: tifosi, che hanno svelato aspetti umani del presidente sconosciuti e custoditi gelosamente nei bei ricordi, dirigenti, giornalisti e a nome dei “suoi” capitani ha parlato la moglie di Toppo, e tutti hanno inevitabilmente sottolineato l’enorme e buona personalità di Maltinti, persino il sacerdote celebrante, amico e tifoso, si è trovato in difficoltà, visibilmente commosso nell’addio all’amico “presidente”.

Notevole la voglia di ricordare e celebrare per sempre questo “pezzo” di Pistoia che ci ha lasciati, magari dedicandogli, ce lo auguriamo, un palazzetto per i giovani, per i futuri atleti.

La raccolta di immagini che vi proponiamo non ha bisogno di molti commenti didascalici, vogliamo credere che il lavoro di Roberto, sia raccolto – e non solo come analisi di risultato tabellare – proprio per le sue sincere impostazioni di difesa dei valori dello sport, quale espressione di quel sano agonismo che permette a molti giovani di avere dei riferimenti culturali ed etici che sono la prima vera condotta di ogni bravo cittadino.

Gianluca Risi

[gianlucarisi@linealibera.it]

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