costituzione. TUTTI TRANNE IL POPOLO

 

Salsa Napolitana. Gli ultimi governi li aggiungiamo domani

 L’ITALIA? È IL FAMOSO ALBERGO DI LIVORNO


Fare e disfare è tutto un lavorare

 

I GIORNALI di stamattina sono uno più tremendo dell’altro mentre parlano del [mal]governo.

Del resto che questo [mal]governo avrebbe fatto schifo era scontato per tutti quegli italiani che hanno almeno due neuroni e non uno solo come i «compagni di merende» (leggi: Umbria) Pd e 5 Stelle.

L’altro giorno dalla Gruber – altro bell’esempio di tedesca naturalizzata e cresciuta con soldi italiani, ma con il cuore che guarda dall’Adige al Mar Baltico, come canta l’inno nazionale tedesco – Corrado Augias, più adatto a leggerci libri che a spiegarci i valori fondanti della nostra carta costituzionale, ci parlava dei pericoli sovranistico-salviniani con la preoccupazione dell’élitario che sente di avere una seggiola sghemba sotto il sedere.

Nessuno, oggi, ha il benché minimo diritto di parlare della Costituzione: nessuno che sia appartenuto o che appartenga a questa politica «palazzara» che ci ha fatto ingoiare governi illeciti con illecite premesse falsamente costituzionali. E dietro tasse a refe nero.

Se siamo a questi punti, non è mia colpa o colpa di altri: tantomeno del ceto medio. Ma di quei post-ideologici e post-ideologi che ci hanno mandati tutti a gambe all’aria con la filosofia dei vangeli di sinistra.

Albergo Italia, gioiello del Vernacoliere

L’Europa – che loro amano e che io ho sempre considerato un grosso problema, per non dire un cancro: e gli inglesi lo hanno capito bene – non reggerà. Ma non perché gli italiani stronzi e dementi sovranisti si sono messi di traverso: perché chi dà retta ai tedeschi (specie se sostenuti dai loro naturali nemici come i francesi, del resto storicamente della stessa razza germanica) si ritrova, periodicamente, dinanzi a una guerra, magari dopo aver mandato lo stato in default, e non una sola volta, come è successo, nel corso del Novecento, a questi geni della tecnologia che falsificavano i test dell’inquinamento della loro hitleriana Volkswagen.

La colpa è, con solare evidenza, dei progressisti e degli ex-dc e, in ultimo, di un Mattarella che finge di essere un presidente della repubblica garante della Costituzione, ma che, in realtà, sputa ogni giorno sulla sovranità popolare.

Diamogliela, questa sovranità, al popolo. Togliamola dalle mani dei postcomunisti e dei succedanei affiliati «margheritonzi petalosi», facendo decidere al popolo – e non a bande armate di parlamentari voltagiubba – chi dovrà essere il Presidente (con la maiuscola), vero garante della volontà popolare. Non facciamo che il prossimo capo dello stato sia un post-ideologico alla mortadella.

Così com’è, stravolta anche dalle pseudointerpretazioni di comodo, la Costituzione è la ceralacca di garanzia per un Alì Babà e quaranta bande di ladroni che devastano l’Italia pur di far governare il famoso team dell’Albergo “i quattro Cazzi” del Vernacoliere.

Bibliografia utile: https://www.liberoquotidiano.it/news/opinioni/13518068/antonio-socci-battaglia-vita-salvare-ceto-medio-follia-comunista.html.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Diritto di critica e commento
In che stato è finito lo stato!


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