LA LEGA CHIEDE CONTRIBUTI PER IL CENTRO STORICO

Il capogruppo Gabriele Gori

PISTOIA. Il gruppo consiliare Lega chiede la costituzione di un fondo non inferiore a 60.000,00 per commercianti e artigiani per dare un sostegno a nuove attività economiche tradizionali che si collocano in centro città e in due vie storiche del commercio pistoiese.
Nei giorni scorsi è approdata in commissione la mozione Lega con tale richiesta.
Questa mozione voluta fortemente perché il gruppo Lega in consiglio comunale, da sempre cerca in ogni modo di stimolare l’occupazione e il diffondersi capillare dell’impresa.
Tale mozione ha avuto un percorso assai lungo, già depositata circa un anno fa, aveva ottenuto il plauso da parte dell’amministrazione, tanto è che in fase di approvazione del bilancio, in consiglio comunale, vi fu l’impegno d’istituire un fondo apposito con la prima variazione di bilancio e nell’attesa l’immediata stesura di un regolamento da parte dei tecnici comunali.

Da allora il tutto è rimasto lettera morta. Ecco il perché il gruppo Lega si è sentito in dovere di promuovere tale iniziativa in altro modo.
Nella prima discussione in commissione qualcuno ha accennato al fatto del perché solo in centro e non in altri luoghi?
I consiglieri Gabriele Gori e Francesco Mazzeo tengono a sottolineare che la Lega è comunque sensibile e vicina a tutte le attività che si svolgono anche al di fuori di tale perimetro, ma semplicemente, in questo specifico caso, solo per il fatto che se vogliamo iniziare a dare un segnale, un aiuto, uno stimolo, alle categorie economiche che ora stanno soffrendo come non mai prima di adesso e consapevoli del fatto che le risorse non sono infinite, da una parte bisognava pur iniziare!

E allora perché non iniziare proprio dal cuore pulsante del Comune di Pistoia, cioè il centro della città?

Durante questa prima convocazione di commissione per la discussione moltissimi sono stati gli interventi a favore, di questa lodevole iniziativa, come qualcuno ha sottolineato, ma non sono neppure mancati alcuni interventi bizzarri come quello della consigliera Capecchi, che dice che tale questione non può essere risolta o ascrivibile alla politica amministrativa di un comune e che la città deve divenire un luogo per grandi aziende.

Come anche la civica dell assessore Sabella è stata molto critica, addirittura dicendo che la mozione si limita a solo due vie e che trovare 60.000 euro a sostegno di tali iniziativa è cosa impossibile.

Una seduta del consiglio comunale di Pistoia

Gori e Mazzeo continuano dicendo che ovviamente sono consapevoli che non sarà con questa iniziativa che saranno risolti i problemi delle attività produttive del territorio, ma se non altro questo è un piccolo segnale per far capire che qualcuno tiene a loro e che la Lega è attenta al fatto che il nostro centro non subisca col passare del tempo una desertificazione. Vedono anche difficile che grandi aziende che le ritengono le ben venute, se arrivassero sul territorio, possono trovare collocazione nel centro storico.

Inoltre appare incongruente che ad oggi non si possa riuscire a trovare 60.000,00 in tre anni, quando solo a marzo si prevedeva l’inserimento con la prima variazione utile di bilancio. Semmai si potrebbe obbiettare che i fondi siano pochi e nel caso l’iniziativa iniziasse a dare i frutti sperati (con nuove aperture d’attività) tale fondo, nel tempo dovrebbe essere ampliato.
Forse qualcuno sarà più impostato a credere che i problemi del centro siano risolvibili con qualche effimera lucina in più per le feste di Natale?

Questa mozione potrebbe veramente far capire chi sul territorio opera in favore dell’occupazione e dell’impresa con fatti concreti e non con sterili proclami e/o iniziative fine a se stesse.

Ecco il testo della mozione:

Oggetto: Contributi a fondo perduto finalizzato alla creazione di nuove imprese e all’apertura di nuove unità locali nel centro storico.

Premesso che:

  • Anche la città di Pistoia e con particolare riguardo il centro storico, nelle strade vocate al commercio, negli ultimi anni è avvenuta una lenta ma costante moria di attività imprenditoriali.

Considerato che:

  • Al momento si configura un’emergenza che deve essere affrontata in tempi stretti e con scelte di stimolo per la vitalità, anche con scelte fatte in modo coraggioso.

Visto che:

  • Ogni tipo di politica di promozione, riqualificazione e rivitalizzazione del centro storico di Pistoia tiene pure una funzione, sociale svolta dalle attività commerciali e artigianali, le quali contribuiscono ad animare e rendere vitale e più vivibile il centro della città. Come anche nel favorire e migliorare l’attività dell’offerta commerciale oltre a produrre nuovi posti di lavoro.

Preso atto che:

  • L’attuale amministrazione comunale ha dimostrato fino ad oggi, molta considerazione sull’essere attenta alle piccole imprese sia commerciali che artigianali.

                                                             Si chiede:

  • Di istituire una dotazione finanziaria all’interno del bilancio. Una cifra per il
    Il “Globo” a Pistoia

    triennio 2019 – 2021 per un contributo a fondo perduto, da elargire con modalità e quantità da definire per i soggetti che aprono nuove attività imprenditoriali o anche che trasferiscono in centro storico, un’attività già esistente, come pure per chi presenta progetti di riqualificazione. Con il limite dell’area definita come centro storico da definire, ma con l’inserimento comunque di due vie storiche per il commercio, quali via della Madonna e via Carratica.

  • Che i contributi siano assegnati a soggetti di qualunque forma giuridica, purché con attività sita in un locale caratterizzato da vetrina/e e accesso alla pubblica via.

Soggetti che svolgono: attività commerciale di vendita al dettaglio, in sede fissa; attività di svago e divertimento; attività di somministrazione, riconducibile alla tradizione culinaria (agro alimentare) del made in Italy, con riferimento alle cucine locali e regionali (ristoranti, pizzerie, pub, locande con cucina caratteristica). Oltre: attività di produzioni alimentari tipiche artigianali, riconducibili alla tradizione gastronomica e dolciaria (gelaterie, yogurterie, gastronomia, pasticceria); attività di lavorazioni artistiche e artigianali delle tradizioni locali e Italiane.

Mentre devono essere escluse, tassativamente dal contributo le attività che esercitano, ancor che in misura non rilevanti, i soggetti che svolgono: attività per soli adulti; attività di compro oro – argento e preziosi; attività che prevedono scommesse e gioco che comprendono anche parzialmente apparecchi automatici (anche nel caso in cui tali apparecchi siano istallati in locali attigui all’attività principale).

Pertanto si impegnano Sindaco e Giunta:

  • Ad istituire un fondo triennale, a favore di tale iniziativa, con un ammontare minimo, per il triennio, non inferiore a 60.000,00 euro complessivi.

                                                                                Gruppo Lega per Salvini

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