LA PIANA E LE CENERI “INSABBIATE”

Patrizia Rocchetti, Presidente del comitato antinceneritorista di Montale
Patrizia Rocchetti, Presidente del comitato antinceneritorista di Montale

MONTALE-PIANA. Patrizia Rocchetti è Presidentessa del Comitato per la chiusura dell’inceneritore da sempre, sostenuta da una passione genuina, che le permette di assicurare la sua presenza in modo costante, diciamo quasi 24 h.

L’altra sera, ci ha telefonato per una notizia apparentemente priva di significato, ma in realtà drammaticamente inquietante. Ci diceva che l’ Arpat regionale era – splendidamente (in senso giornalistico) – impegnata nella verifica della scia lasciata dal relitto della Concordia.

L’home page istituzionale dell’agenzia regionale è davvero rassicurante, presentando ben tre immagini dedicate a tale straordinaria – e soprattutto molto popolare – assistenza scientifica.

La presidente osservava che tale esibizione di professionalità riempie anche lei di orgoglio, che però si dissolve subito al pensiero che sono trascorsi quasi 16 mesi dalla scoperta della più estesa “Concordia della Piana”, riconoscibile nella discarica abusiva sotto l’impianto di incenerimento di Montale.

Dopo numerosi tavoli ben “apparecchiati” da Sindaci, tecnici e Assessori, sembra che la discarica sia davvero insabbiata, mentre ad altri episodi di maggiore interesse popolare e mediatico con solo un “potenziale inquinamento”, vengono riservati investimenti economici ingenti e risorse praticamente sproporzionate.

Arpat e Costa Concordia
Arpat e Costa Concordia

Resta una speranza, commentava amareggiata la Rocchetti, ma con un segno di ottimismo: quella legata all’esposto-denuncia che il Comitato ha presentato alla Procura della Repubblica (che forse, presto, potrebbe alzare il profilo?n.d.r.) con il Presidente Antonio Sessa di “Legambiente Pistoia” – ripetiamo, di “Pistoia”, dato che il circolo di Agliana, come abbiamo già spiegato in altre occasioni, non ha interesse alla denuncia.

L’esposto richiama quattro argomenti tematici di sicura criticità che sono stati lungamente e inutilmente al centro del dibattito con le amministrazioni e gli organi di controllo sanitario, senza riscontro alcuno ma solo tanto oblìo.

Uno di questi è appunto la discarica dell’impianto di via Tobagi che, ancora oggi, non ha avuto un carotaggio per la qualificazione della natura delle ceneri.

“Anche la Piana ha il suo relitto – dice la Presidentessa del Comitato antinceneritorista – ma è meglio non pensarci: adesso arriva agosto e aiuterà – ai più – a dimenticare, e comunque sia, c’è il commissario Fragai che segue attentamente le vicende dell’impianto: noi, grazie a lui, non dobbiamo preoccuparci, e quindi, facciamo tutti buone vacanze”.

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