PISTOIA. Venerdì 21 febbraio al Melos, pianeta delle musiche, in via dei Macelli, dalle ore 10.00, avrà luogo il terzo appuntamento del Festival della Musica e delle Arti Culturidea.
Questa volta protagonista sarà il blues di Davide Malito Lenti, Emiliano Degl’Innocenti, Carlo Romagnoli. Il terzo momento infatti è proprio dedicato alla musica protagonista del trentennale festival pistoiese.
Il primo appuntamento aveva visto al centro un percorso dalla contemporaneità al rock and roll, il secondo il tributo al Serravalle Jazz ed ora ecco il blues come completamento di un mini ciclo di introduzione. I musicisti scelti da Culturidea non hanno bisogno di grandi presentazioni. Emiliano Degl’Innocenti, chitarra, voce, è artista noto non solo in Italia con all’attivo tour internazionali e molti dischi.
La ritmica è affidata a Davide Malito Lenti, una sicurezza sotto tutti i punti di vista. Malito è docente di batteria e percussioni, vanta apparizioni sulle televisioni nazionali, tour con i maggiori performer non solo nazionali.
Al basso un loro sodale raffinato e di sicuro affidabilità. Carlo Romagnoli è stato spesso in tour di concerti sia con Emiliano Degl’Innocenti che Davide Malito Lenti e ha fatto della professione di musicista una condizione non negoziabile della propria vita.
I tre bluesmen arrivano sul palco del Melos al festival Culturidea dopo la mattinata jazz con Daniele Benedetti (batteria), Alessandro Toland Antonini (contrabbasso), Silvia Benesperi (voce), Tommaso Mannelli (sax), Aurelio Fragapane (tastiera) e quella di storia della musica con Valeria Neri (voce), Mirco Verrengia (Basso), Enzo Panichi (batteria), Francesco Moruzzi (chitarra).
Il XVII Festival della Musica e delle Arti Culturidea ha proprio tra le proprie prerogative quella di voler fare una sana introduzione alla musica dal vivo per la maggior parte di studenti che sia possibile. La manifestazione, infatti, coniuga la solidarietà verso i meno fortunati con una raccolta per Caritas e centro didattico padre Vittorio Agostini in Congo, con l’esigenza di far conoscere ai giovani la musica reale, quella suonata con gli strumenti e cantata con la voce.
Troppo spesso gli studenti sono convinti che la musica sia quella costruita al PC e riprodotta con i telefoni e non hanno capacità di distinguere ciò da quella suonata dal vivo.
L’azione di Culturidea muove le anime a far capire le differenze.
[culturidea]