OMNIA MUNDA MUNDIS
CHI MAL FA MAL PENSA (O ANCHE… LINATE)
CASAL-VALLE. A vedere e seguire tutto il dibattito politico che si sta svolgendo a Serravalle-Casalguidi, con tutte le corsine di qua e di là, dalle Milleluci al circolo di Masotti, sembra di vedere un «formicolaio» (un a volta si diceva così) con tutte le «formicole», quelle piccine e marroncine e quelle grosse con il capone nero, che sembra che siano a sorvegliare e a dare ordini all’armata.
Ordini e contrordini, compagni – diceva una battuta del tempo di don Camillo e di Peppone. Magari ci fossero oggi quei cattolici lì e quei comunisti lì! Si sentirebbero meno cazzate in aria e probabilmente si riuscirebbe a risolvere più problemi: ma non con l’inciucio come si cerca sempre di fare oggi attraverso cordate trasversali e i cordoni ombelicali (ma anche scrotàli)!
Un ameno amico di Arezzo mi diceva sempre: «Io fo il donnaio!». Mi torna sempre in mente quando vedo che la maggior parte del dibattito politico è oggi in mano a loro, «l’altra metà del cielo», come diceva Mao, quell’omone che nuotava nel grande Fiume Giallo i cui indegni nipoti di oggi ci regalano (con i francesi di Macron) merda di coronavirus a volontà.
Ma se si sta a guardare cosa dicono queste «donne al parlamento» – per citare una famosissima commedia greca – sia sulla cittadinanza onoraria di Mussolini, sia sul deposito degli olii esausti, sia sul consociativismo della Frosini, l’unico effetto che (come osservatori politici ci viene a mano) è quello delle «King Kong Balls» (per chi non sapesse l’inglese: le palle di King Kong) che si trovano a Praga a cielo aperto.
Grande opera d’arte moderna che, in periodo sovietico e in piena Primavera di Praga, sarebbe stata impensabile o altrimenti ci sarebbero stati i democratici carrarmati per le vie e sùbito gli applausi di quello strafigo di Giorgio Napolitano, che ci ha inculati a dovere con Monti e succedanei.
Altro che “forti legami”, signore della politica! Si ha l’impressione, assai di più, di deboli idee: idee stracotte dal coronaVairus di Di Maio – con quel suo nome da maionese senz’ovo.
Insomma… tutte quelle ciacciate più o meno a vuoto che si leggono su Facecakk, fanno venir du’ palle come quelle del gurillone famoso che vedete qui sopra.
E – credetemi – è una selva di bischerate tali che a scrivere interi spettacoli di satira per Crozza e i suoi fratelli (e onestamente io lo preferisco a Vauro), ci si mette un “àmmine”, come diceva la mi’ nonna!
Non voglio farmi bello con le penne del pavone: l’idea delle palle di King Kong me l’ha indotta una mia carissima allieva, di nome Elisabetta, che ha due bellissime figlie e che è una vera e propria… diavola.
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Delitto di cronaca, critica, satira & battute. Ridere non è reato: l’intelligenza ce l’ha insegnato
Se tu credi in Mao Tze Dong
ci hai du’ palle da King Kong