coronavirus&sanità. L’ASL TOSCANA CENTRO INFARCITA DI SINISTRA MINACCIA I DIPENDENTI E LI TRATTA COME DEI PARIA

Sono 20 anni che in Italia va tutto bene. E infatti in questi giorni si vede

DAI PONTI ALLE AUTOSTRADE
L’ITALIA A PEZZI CADE


L’Illuminato e la sua politica sanintaria

 

PISTOIA. Spippolando sugli stati di WhatsApp, mi sono imbattuto in alcune efficacissime considerazioni di una cara amica che dell’Asl e della sanità di Rossi sa un po’ tutto e di più ancora, Ilaria Tarabori, ex-dipendente, poi dimessasi da quel troiaio (come altro definire i «potenziamenti» del Trio Lescano Rossi-Marroni-Saccardi, ottenuti con tagli e dismissioni a raffica?).

Da quel troiaio – dicevo – osannatissimo dal direttore generale Roberto Abati (Asl 3-Pistoia) e dal suo avvocato/non-avvocato perché non era iscritto a nessun ordine della Toscana, Luca Cei, strenuo difensore della difensorA della sanità di Rossi e del Pd, Daniela Ponticelli.

Era l’«addetta stampa e portavoce del direttore generale» (notate bene il conflitto) che strombazzava le meraviglie del modello «a intensità di cura»; s’inginocchiava dinanzi all’ecomostro dirimpettaio della Breda-Hitachi-Casino-Amianto e non solo; imboniva il popolo-pecora sviolinando l’aumento dei posti letto al San Jacopo e il potenziamento dell’ospedale di San Marcello, che di fatto smise di esistere anni fa.

Ecco le riflessioni di Ilaria Tarabori:

Nuovi medici, infermieri e oss in arrivo. Bravo Granduca!

Dopo decenni di politica sanitaria scellerata basata esclusivamente sui tagli, solo ora, certi politici si accorgono che mancano posti letto, mancano macchinari, manca personale sanitario?

Avete bloccato i concorsi medici specialistici per dieci-quindici anni e, quando vi siete resi conto che il medico non è più una professione ambita per vari motivi (retribuzioni inadeguate all’impegno, alle responsabilità ed ai rischi professionali; inadeguata tutela sociale, prima ancora che legale degli operatori sanitari, età), che molti di noi preferiscono migrare all’estero e che i concorsi per ricoprire i posti vacanti nei prontosoccorso vanno deserti, ora cosa fate?

Ora correte ai ripari, con qualche mezzuccio, cercando di modificare il contratto di lavoro, dopo che per decenni avete favorito la cultura del precariato e dello sfruttamento intensivo della professione sanitaria (medici, infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici di laboratorio, farmacisti, biologi) e ci avete trattato e umiliato come tanti servi della gleba, a cui tutto può essere imposto (turni massacranti, mancato riposo, ferie non godute). Avete seminato vento ed ora raccogliete tempesta.

Fuori la politica dalla sanità!
Basta ai primari con la tessera!
Basta ai dirigenti infermieristici politicizzati!
Sono complici del sistema dei tagli alla sanità, per questo oggi correi delle morti in corsia e non solo per il coronavirus.

Ai medici e infermieri (se così si possono chiamare) che sono sempre in riunione nelle segrete stanze per poi non decidere un emerita minchia … andate a lavorare!

Ilaria Tarabori


«Vi do una rigirata che ve la ricorderete per sempre!»

 

SIAMO SERI
PER FAVORE!

 

E ORA un piccolo acido commento realistico e antiborghese, quindi «staffilatico» alla maniera mia, nei confronti dei bibbiani e capalbi di sinistra radical chic, PaDroni della Toscana.

La signora Ponticelli ha, fra i suoi compiti istituzionali (considerate che è inquadrata come coordinatrice dell’ufficio stampa di Paolo Morello Marchese) il dovere di segnalare espressamente alla direzione e alla commissione di disciplina, democraticamente e saggiamente presieduta dal dottor Roberto Biagini, tutti quei dipendenti che dicono qualcosa in dissenso con Sua Eccellenza il Granduca Rossi e i suoi «mammalucchi» (dall’arabo mamlūk, propr. «schiavo comperato» adibito a truppa mercenaria – Treccani).

Perché, per chi non lo sapesse, all’interno della sanità vige la regola dell’harem: lì infatti ci si mettono gli eunuchi dopo aver loro tagliato i «gemellini preziosi»; e in sanità ci si sistemano i servi, che hanno bisogno di pane e lavoro (roba da sinistra), ma solo dopo aver loro tagliato la lingua – che è peggio dei coglioni. O se fanno parola, sono guai.

La sanità dell’Usl Toscana Centro paga perfino una squadra di spioni che passano il tempo come la Cia (non la Confederazione Italiana dell’Agricoltura) a «voyerare», per ore e ore ogni giorno, tutte le parole che escono di bocca ai dipendenti Asl disdicevoli per la San[t]ità toscana. Questo non lo sapevate bene, ma è ufficiale e vero, come dio: c’ho la prova!

E meno male che le sinistre s’erano svegliate una mattina e avevano trovato l’invasor, per cui erano state costrette a tagliare la corda per fare la guerra di liberazione in montagna! Se invece di Salvini avessero incontrato la Costituzione Italiana in fasce, che avrebbero fatto? L’avrebbero massacrata lì ancor prima di crescere?

Queste storie non le racconto io: le ha già raccontate Il Tirreno sulla pagina di Pescia al momento in cui fu democraticamente censurato il dottor Giuseppe Fiore; e La Nazione di Lucca parlando del primario di oculistica che fu addirittura sospeso perché si era trovato ancora un pezzo di lingua in bocca e aveva detto “A“. Gloria ai comunisti e al Granduca socialista che abbraccia i cinesi perché non teme il Covid-19 e non è fascioleghista!

Uno strumento caro al potere: il tromboviolino o violinofono

Ebbene: quando è cominciato il casino dell’infezione, la prima cosa che ha fatto la direzione aziendale del Marchese si dice che sia stata l’invio di una mail al personale dipendente con ordini tassativi di tacere «perché il nemico ci ascolta». Pena? Licenziamento in tromba & violino (sarà sessista anche questa battuta?).

Sapete perché i fascisti il 25 aprile sparirono come le macchie con l’uso di Vanish? Perché perlopiù si erano mimetizzati tingendosi di minio rosso.

Siamo in possesso di quattro messaggi vocali di infermieri che non pubblichiamo perché altrimenti lunedì ci sarebbero quattro famiglie senza pane, grazie ai rossi della sanità e alla loro apertura alla libertà di pensiero.

I cretini italiani perdono la voce gridando che i cinesi hanno taciuto il problema Covid come i russi Chernobyl? Ma qui in Toscana, non è forse la stessa identica cosa?

Ce li abbiamo, questi quattro messaggi vocali: ma li teniamo stretti per evitare che le sinistre si comportino peggio dei padroni. Magari li sbobineremo e li pubblicheremo in testo, così «in culo alla censura»! E non crediamo a quello che spara la dottoressa Lucilla Di Renzo su La Nazione del 13 marzo.

In più ci facciamo una domanda stupida: ma perché nella sanità toscana si fa strada solo se si è proni e fiancheggiatori del Pd o della sinistra? Sarà questo il motivo per cui la sinistra regge comunque? Perché ha saputo fare squadra (e compasso)?

Salute a tutti. Anche ai pesciatini che, credo, domani avranno il mercato con alimentari e verdure direttamente in piazza.

Fatevi dare le mascherine buone dai neri: loro ce le hanno tutti. O quasi…

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Delitto di cronaca, critica, satira e libertà

Disse Zarathuštra

Chi sta dietro le chiappe del cavallo,
alla fine si prende due calcioni:
una coppiòla secca, non su un callo.
Molto più spesso proprio nei coglioni…


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