PISTOIA. Un primo gruppo di persone attualmente ospitate presso il centro di accoglienza della parrocchia di Santa Maria Maggiore a Vicofaro, si parla di una trentina di persone, a partire da domani lunedì 6 aprile, saranno spostate in una nuova struttura individuata nella frazione di Spazzavento.
Ieri stesso monsignor Fausto Tardelli alla vigilia della “Settimana Santa” è intervenuto di nuovo sulla situazione della parrocchia guidata da don Massimo Biancalani questa volta per segnalare l’inizio di un programma di interventi volti a garantire la salute degli ospiti della struttura e della popolazione di Vicofaro tenuto conto della drammatica situazione di emergenza sanitaria creatasi in Italia e nel mondo intero.
“Ad oggi, e tra grandi difficoltà – questo in sintesi il senso del suo intervento — posso annunciare che sono stati reperiti e approntati i primi posti per lo spostamento di un primo gruppo di persone, un trentina circa, che avverrà a partire da lunedì 6 aprile. La diocesi, allo stesso tempo, continua nella ricerca di altre strutture, volta a rendere il numero di accolti nei locali parrocchiali del tutto sostenibile.
Risulta a tutti chiaro – infatti – che la situazione all’interno dei locali della parrocchia e della chiesa stessa è inconciliabile con l’emergenza sanitaria causata dall’epidemia di Covid-19 e neppure con una serena convivenza tra stessi ospiti, i parrocchiani e gli abitanti del quartiere di Vicofaro. I passaggi di questi giorni sono stati condivisi con la Prefettura e la Questura di Pistoia”.
Nel suo messaggio monsignor Fausto Tardelli ricorda inoltre che già nei mesi scorsi durante gli incontri del tavolo di lavoro promosso dalla Diocesi proprio sulla emergenza a Vicofaro, erano emerse proposte concrete “volte, soprattutto, a superare lo stato di evidente difficoltà e sovraffollamento in cui si trova il centro ormai da troppo tempo”.
Una situazione, peraltro, costantemente denunciata dallo stesso parroco.
“L’azione della diocesi va nell’ottica, ovviamente, di garantire – per quanto possibile in questa situazione del tutto straordinaria – agli ospiti di Vicofaro un percorso d’integrazione, sicurezza e decoro, che vada di pari passo con la necessaria convivenza di vicinato. Per questo si è realizzata una rete nella quale collaborano varie associazioni e strutture specializzate nei percorsi di accoglienza e promozione di una integrazione di prim’ordine. L’intento, quindi, è quello di garantire in primo luogo la sicurezza degli ambienti scelti da tutti i punti di vista ma anche di proporre ai migranti un percorso completo d’integrazione”.
Monsignor Tardelli è quindi tornato a ribadire la necessità di non strumentalizzare politicamente la vicenda: “Sarebbe proprio fuori luogo in questo momento” ha detto.
“Questo – ha concluso – è l’appello che ho fatto fin da principio e che intendo ripetere, fiducioso, ancora una volta. Gli interventi in programma si rendono necessari, ancor più urgenti, proprio in nome dei fratelli migranti, in questo frangente così pericoloso per tutti e in vista di quell’accoglienza duratura, gioiosa e volta all’integrazione più volte richiamata dal Santo Padre, in un clima di serenità e reciproco arricchimento. A tutti gli attori di questa vicenda è chiesto, quindi, di usare la migliore volontà e capacità di equilibrio, per favorire un rapido ritorno a un contesto di tranquillità e fiducia”.
“Un piccolo gruppo dei nostri ragazzi – ha commentato a caldo don Massimo Biancalani – a Spazzavento. L’accoglienza si allarga. Nessuno deve rimanere in strada..”.
Andrea Balli