PISTOIA. Il gruppo dirigente di Forza Italia Pistoia e provincia si connota di persone, elette, espressioni di vari ambiti professionali, ognuna con proprie deleghe in merito alle esperienze dirette o indirette, che stanno lavorando in questi giorni su ascolto dei cittadini e su proposte per cercare di portare riflessioni in sedi opportune.
Uno di questi è Andrea Maestrini, coordinatore di Forza Italia Pistoia, artigiano, quindi ben preparato sui temi lavoro ed economia.
Ecco il suo intervento, che come coordinatore provinciale ringrazio ed avallo in toto.
“Qualche anno fa il sole 24 ore titolava Fate presto.
L’allora governo era sotto attacco per colpa di una forte crisi economica, oggi causa la pandemia da coronavirus ha messo in crisi ulteriore lo Stato, aggravando la situazione in modo esponenziale.
Fate presto!
Va ribadito forte e chiaro.
Perché fate presto questa volta lo chiedono a voce alta le piccole imprese, gli artigiani, le botteghe di quartiere o di paese. Di quelle piccole realtà che vivono del cassetto quotidiano, dei clienti di zona, e non di titoli azionari da asserbare con cura.
Perché, ammesso e non concesso sia stata corretta la scelta di bloccare tutto il paese, a causa di paure e (forse) incapacità a gestire una situazione improvvisa, adesso è tempo di dare risposte per il dopo, la famosa fase 2.
E con chiarezza, e urgenza.
Questo chiedono in tanti: Fate presto! Perché stiamo morendo in tanti, e non di Covid 19, bensì di mancato lavoro.
Come artigiano, ancor prima di politico, non riesco proprio ad essere ottimista, perchè quanto promesso, o anticipato/annunciato dal governo fino ad oggi, è fumoso o addirittura, (scusatemi la franchezza), offensivo per tutti .
La situazione che si fotografa oggi è la seguente: centinaia di botteghe chiuse, senza dare nemmeno la possibilità di lavorare, magari facendo consegne a domicilio, interi comparti, tipo quello floro-vivaistico che vedono il lavoro di un anno intero andato in fumo. E chissà cosa si prospetterà nel futuro per questo settore da noi motore economico importante.
Settori industriali, tipo quello della produzione di macchine agricole, per il quale l’Italia vanta protagonismo a livello mondiale, che dà lavoro a migliaia di addetti e produce svariati milioni di fatturato, fermo da fine febbraio .
E vogliamo parlare del settore turistico e della ristorazione? Un mondo di persone, di professionisti, di attività che hanno un indotto immenso.
Tutto fermo.
Ecco che si vive da ogni parte il clima di incertezza.
Nessun aiuto, banche che concedono solo se si hanno garanzie, rate di finanziamenti ( magari fatto per acquisti merci) che si accumulano, bollette che continuano ad arrivare, nonostante i contatori siano chiusi, tasse e contributi non bloccati, ma semplicemente spostati di un mese.
Nessun piano ad oggi, serio e credibile, di una ripartenza. Solo la misera offerta di un finanziamento che persino ABI, pur usando termini molto delicati, ha definito (diciamo) sbagliato il provvedimento.
Caro sig. Conte, gli artigiani, i bottegai, gli imprenditori e tutti i professionisti a partita Iva, non vogliono mance, ma vogliono lavorare, sporcarsi le mani, spaccarsi la schiena. Vogliono uno Stato che sia presente, al loro fianco.
Perchè nessuno conosce meglio la parola sacrificio di chi ha investito risorse e la vita nella propria attività.
Ripeto: fate presto a studiare un piano serio, ed a decidere !
Iniziate ad ascoltare, e poi parlare di progetti seri, e metterli in campo.
Noi ci siamo.
Come esponente di Forza Italia, mi faccio portavoce dei tanti, cittadini e colleghi, che mi hanno interpellato, e presto invieremo al Presidente Conte, per scritto, idee utili e interventi atti a darvi una mano.
Fate presto. Perché il virus del fallimento è peggiore del Covid”.
Massimo Boni coordinatore prov FI PT