libri. “1897 STORIA DI UN RISCATTO”. IL CORAGGIO DELLE DONNE E LA PREPOTENZA MASCHILE

La copertina del libro di Rossomandi

QUARRATA. Da 4 anni era rimasto chiuso in un cassetto. Poi per caso è arrivato l’incontro giusto e quella che inizialmente era soltanto una raccolta di appunti, legata alla vicenda dell’ospedale Caselli di Quarrata e alla protesta scaturita nel 2013 che aveva portato, attraverso il lavoro svolto dal comitato #salviamoilcaselli a impedire la privatizzazione dei locali di via Larga, si è trasformata prima in un racconto e poi in una storia.

È uscita il 27 aprile scorso, pubblicato da Temperatura Edizioni “1897 Storia di un Riscatto” disponibile su Amazon Kindle, opera prima del quarratino Lorenzo Rossomandi.

Il libro (248 pagine) disponibile sia in formato Kindle che con la copertina flessibile ha la prefazione a cura di Rosita Testai, ex sindaco di Quarrata ed ex docente alla scuola media Bonaccorso da Montemagno di Quarrata.

“Lorenzo Rossomandi, 53 anni, imprenditore è laureato in Economia. Sposato con Stefania è padre di tre figli. Amante della musica in particolare Jazz, tanto da provare pure a suonarla. Legge e scrive per imparare cose nuove” così con poche parole si presenta Rossomandi sul suo libro.

Nell’occasione abbiamo incontrato “virtualmente” l’autore del volume per alcune domande:

Di cosa parla il libro?

A Lucciano, nelle colline del Montalbano, a cavallo tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 si è verificata una vera e propria “storia di un riscatto”.

Un’antica cartolina del Caselli

Da quarratino acquisito, e da grande curioso delle storie e delle vicende dei posti che visito e che vivo, questa vicenda mi ha veramente colpito.

Una nobildonna, la contessa Gabriella Rasponi Spalletti, esistita realmente, che decide, con l’aiuto di una bambina, personaggio di fantasia, di voler essere la promotrice di una vera e propria presa di coscienza delle donne dell’epoca.

Un idea, quella della scuola di Filet a Modano, che “salverà” centinaia di donne dalla dipendenza economica e dalla sottomissione dei mariti.

Un seme gettato nell’arido terreno del maschilismo.

La storia si intreccia con la vicenda della costruzione dell’ospedale Caselli. Altra importante storia della città che vede un imprenditore e, diciamocelo, uno di quelli che sfruttò le donne del paese (le trecciaiole) per i propri interessi, ma che alla fine dei suoi giorni destinò una cospicua parte del proprio patrimonio per la costruzione della casa di cura mirata ad aiutare le persone più bisognose.

Cosa ti ha spinto a scrivere un racconto sull’epoca?

Lorenzo Rossomandi

Prima di tutto la mia curiosità di conoscere le storie e le vicende dei luoghi dove vivo o che visito. È bellissimo capire le origini di un territorio tramite le vicende storiche. Il patrimonio di una terra, di un paese, di una città non è rappresentato solo da opere d’arte, costruzioni e musei, ma anche dalla storia di chi ci ha vissuto.

A questa curiosità di fondo si è unita, essenzialmente, una grossa ingiustizia.

La tentata alienazione dell’ospedale a Caselli. Il comitato #salviamoilcaselli, di cui facevo parte, si adoperò nel 2014 per evitare che il dono del benefattore potesse essere alienato.

Fu un momento in cui molte persone di Quarrata compresero il valore del gesto e l’importanza di non dissolvere un patrimonio culturale della città.

Avevo tutta una serie di appunti, ricerche e approfondimenti che raccolsi in quel periodo, cercai di riassumerli in un documento che servisse da linea guida per chi avrebbe voluto informarsi meglio.

Poi i personaggi del romanzo cominciarono ad essere talmente vividi e reali nella mia immaginazione che è sembrato che “volessero spingermi” verso la scrittura di un romanzo su di loro.

L’ospedale Caselli adesso sembra dimenticato..

Credo che sia importante che la cittadinanza vigili affinché azioni irrevocabili possano essere prese senza che ci sia una vera consultazione di coloro che sono i destinatari di un dono.

Adesso che la cittadinanza ha fatto la sua parte, tocca alla politica fare un passo verso il recupero e il mantenimento del bene. Difficili e controverse regolamentazioni impediscono la soluzione della vicenda, ma potrei anticipare che presto arriveranno importanti novità al riguardo.

Continuerai a scrivere?

Credo di sì.

Ci sono tanti personaggi caduti nel limbo dei dimenticati che urlano per far si che siano ricordati. Personaggi che, con il loro lavoro, la loro forza e il loro coraggio, hanno dato l’anima a questa terra e che adesso sembra che non siano stati importanti. Ed invece importanti lo sono, sono la nostra storia, e la nostra storia non va dimenticata.

Il libro è ordinabile in tutte le librerie e, su Amazon digitando il nome “Lorenzo Rossomandi”.

Per saperne di più:  https://www.facebook.com/1897storiadiunriscatto/

Andrea Balli

[andreaballi@linealibera.it]

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