AGLIANA. Questo il messaggio del sindaco Luca Benesperi in occasione della XVI° Giornata internazionale contro l’omofobia e contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basata sull’orientamento sessuale che si festeggia il 17 maggio ( a partire dal 2007-2008).
I principi fondamentali che ispirano la giornata come noto sono il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, l’uguaglianza fra tutti i cittadini e la non discriminazione.
Fa davvero specie che ogni anno si debbano celebrare la giornata contro l’omofobia, contro la violenza sulle donne, quella per i diritti dei minori, contro la povertà…come se certi valori non dovessero naturalmente già fare parte del patrimonio di una civiltà evoluta e moderna e debba, invece, essere necessario ribadirne di continuo l’importanza.
Ognuno di noi ha sensibilità differenti (vivaddio!), ognuno nella vita pubblica, ma soprattutto privata, compie scelte in base alle proprie inclinazioni e ai propri desideri e fa sorridere (amaramente) come su questo possa esserci ancora uno scontro di valori; come se vivere in un certo modo valesse meno rispetto a un altro.
Ecco perché la politica (questa volta con la “p” minuscola) dovrebbe fare un passo indietro su tutto quanto riguarda l’intimità delle persone, facendola finita una volta per tutte col gusto perverso di guardare dal buco della serratura dentro la vita dei cittadini.
Credo si possa rimanere della propria idea politica pur continuando a rispettare le scelte dell’altro, consapevoli che i tempi bui nei quali vivere in modo diverso, in questo caso la propria sessualità, era considerato uno scandalo o addirittura un reato, debbano essere lasciati per sempre nel dimenticatoio, magari voltandosi di tanto in tanto a guardarli per non compiere di nuovo gli stessi errori.
La strada da percorrere è ancora lunga ma se iniziassimo già dal guardare l’altro per la persona che è più che per le scelte che compie, come un fine anziché come un mezzo, parafrasando Kant, forse riusciremmo a convivere in pace senza per forza rinunciare ai nostri valori e alle nostre radici.
Al di là di come si possa pensare dal punto di vista giuridico (famiglia tradizionale sì, famiglia tradizionale no; unioni civili sì, unioni civili no; adozioni sì, adozioni no…) o su come ognuno manifesti le proprie scelte (e su questo il dibattito è normale che sia mutevole rispetto alle sensibilità politiche che di volta in volta reggono le istituzioni) credo però che occorra fermarsi di fronte al riconoscimento dell’Amore (una parola così grande per una parola così piccola, nei confronti della quale i partiti, la politica, le fazioni…nulla possono, per fortuna!) tra due persone, di qualunque sesso esse siano.
Possiamo dibattere, cioè, sul vestito formale da dare a certe scelte, sul darsi o meno certe priorità in base al proprio substrato culturale e politico, se si condividano o meno certe manifestazione pubbliche, ma nessuno può sindacare sulle scelte stesse, che ognuno compie liberamente e seguendo la propria indole.
Mi auguro che si possa arrivare un giorno a vedere, anche in Italia, due persone dello stesso sesso mano nella mano senza che nessuno debba additarli o scandalizzarsi, ma anzi riconoscervi finalmente la normalità di un gesto che è la più bella manifestazione di affetto tra due individui.
Il Sindaco Luca Benesperi