QUARRATA. Tecnico sanitario di radiologia medica in uno studio a Firenze e presso la Misericordia di Pontassieve, volontario storico della Croce Rossa di Quarrata Luca Biancalani, nel pomeriggio di oggi ha ricevuto una inaspettata telefonata dal Colle.
Era la segreteria della Presidenza della Repubblica Italiana. Biancalani, quarratino di 42 anni per oltre un mese ha lavorato alla produzione di un particolare fermaglio per le mascherine chirurgiche, un oggetto di plastica che serve in pratica ad evitare il fastidio di portare per lungo tempo i lacci agli orecchi.
Di questi oggetti, avvalendosi della stampante 3D ne ha realizzati in tutto mille copie, alcuni anche riservati ai bambini. Ha utilizzato un materiale non tossico dando una forma e la curvatura necessaria ad una ad una dopo avere stampato il fermaglio e averlo riscaldato con il Phon.
L’idea originale ha avuto il primo avvallo dai volontari della associazione quarratina. Poi la voce si è sparsa e sono arrivate a Biancalani le richieste anche di altre associazioni. Sono state quindi regalate agli ospedali della zona e alle forze dell’ordine. Due di questi fermagli personalizzati sono stati inviati nelle scorse settimane anche al presidente della Repubblica che evidentemente ha gradito.
“Nel pomeriggio (anche prima ma non gli ho risposto perché stavo lavorando) — scrive Luca Biancalani — ho ricevuto la telefonata della segretaria …. del Presidente della Repubblica! Mi ringraziava a suo nome per i ferma-mascherina (gliene avevo inviati due personalizzati come gesto simbolico) ricevuti e soprattutto il Presidente ci teneva molto a farmi sapere che apprezzava quanto da me svolto per la comunità! Ripensando in seguito alla telefonata avrei voluto esprimermi un pòpiù che a monosillabi … ma ero rimasto letteralmente senza parole!” il commento di Biancalani.
Dal 10 aprile al 15 maggio la stampante di casa Biancalani ha lavorato (anche grazie all’aiuto del padre) per 430 ore con un consumo complessivo di 4 chilogrammi di Pla (nero, grigio, rosso e blu) per produrre e donare 1000 supporti per le mascherine.
Andrea Balli