PRATO. Ieri pomeriggio l’Investigativa della Polizia Municipale ha denunciato un cittadino marocchino, D.S. di 43 anni, regolare sul territorio e residente nel pistoiese, per trasporto illecito di rifiuti tessili prodotti da una ditta del Macrolotto 1.
Il furgone condotto dall’uomo è stato infatti fermato in via Toscana mentre ripartiva da una ditta di confezioni carico di sacchi contenenti 1200 kg di scarti tessili. Il marocchino è stato riconosciuto dalla pattuglia come persona nota per la stessa tipologia di reato e pertanto gli agenti hanno proceduto al controllo del vano, trovando conferma della loro ipotesi. Sia il furgone che i rifiuti sono stati posti sotto sequestro penale. Relativamente alla confezione, è stato denunciato il cittadino cinese, H.L. di 41 anni, marito della titolare e soggetto responsabile del conferimento a mezzo e a soggetto non autorizzati al trasporto dei rifiuti.
La ditta è stata inoltre controllata dall’Unità Ambientale che ha contestato al titolare la violazione del Testo Unico sull’Ambiente per aver omesso la tenuta registro carico scarico dei rifiuti speciali prodotti, con sequestro amministrativo degli otto macchinari con i quali è stato prodotto il rifiuto.
È stato inoltre rilevato l’uso improprio di un locale utilizzato come cucina/mensa, in violazione del regolamento comunale.
Nell’ambito della stessa operazione veniva notato un secondo cittadino marocchino a bordo di un autoveicolo che si aggirava nella zona, probabilmente con il ruolo di “palo”. L’uomo è stato riconosciuto dagli agenti come l’autore di numerosi episodi di abbandono di sacchi di rifiuti tessili avvenuti nella zona di S. Giusto, l’ultimo dei quali avvenuto a metà maggio, risalendo attraverso un’indagine condotta sui veicoli utilizzati per gli abbandoni. Gli sono stati pertanto contestati gli addebiti ed è stato identificato.
È il secondo furgone sequestrato dalla Municipale dalla fine del lockdown, segno che purtroppo sono ripartite anche le cattive abitudini.
[cb — comune di prato]