SAP: «SOLO CIÒ CHE SPETTA!»

La polizia esegue un arresto
La polizia esegue un arresto

PISTOIA. Andrea Carobbi Corso, Segretario Provinciale del Sap, scrive:

La grave crisi economica colpisce anche chi un lavoro ce l’ha, come noi poliziotti, Servitori dello Stato, che con il nostro stipendio si fa molta fatica a sfamare la famiglia ed arrivare a fine mese. Negli ultimi anni il nostro reddito si è abbassato drasticamente così come il suo potere d’acquisto. Il nostro lavoro, è una professione che si fa per amore: consiste in turni estenuanti di giorno, di notte, nei festivi, il Natale, per Ferragosto, spesso lontano dai propri affetti. Capita di imbattersi in situazioni pericolose, in vere e proprie aggressioni, in qualche caso è capitato che nell’adempimento del dovere colleghi abbiano perso la vita o si siano gravemente ammalati; tutto questo solo per uno stipendio che è sempre più da fame.

Il Sap spesso è intervenuto per denunciare i gravi disagi causati dai continui tagli al comparto sicurezza ; talvolta i nostri interventi hanno trovato soluzione tampone dell’apparato governativo ministeriale, ma le problematiche sono sotto gli occhi di tutti e tutt’ora permangono. I tagli, hanno riguardato anche le retribuzioni delle forze di Polizia che nel tempo mai hanno avuto interventi, nemmeno parziali, degli organi governativi.

Andrea Carobbi Corso
Andrea Carobbi Corso

Da oltre quattro anni infatti i contratti sono bloccati così come gli automatismi stipendiali, questi ultimi hanno creato una gravissima disparità fra il personale, permettendo che solo alcuni – anche per pochi giorni di differenza da altri colleghi – beneficino di emolumenti economici spettanti a tutti.

Il Sap chiede che si provveda immediatamente alla corresponsione delle spettante economiche previste cosicché sia sbloccato immediatamente il blocco salariale. Lo stipendio di un poliziotto, lo ricordiamo si aggira intorno ai 1300 euro mensili; chi riesce ad arrotondare con straordinari e trasferte arriva a 1.500; in queste condizioni si fa davvero fatica a mantenere una famiglia, soprattutto se deve fare i conti con l’affitto di una casa – visto che i poliziotti solitamente sono assegnati a diverse centinaia di chilometri dalla residenza –, con le spese per la gestione scolastica e di sorveglianza dei figli – stando lontani da casa non c’è la possibilità di appoggiarci a eventuali familiari –. Il nostro è un lavoro che si fa per amore, ma siamo arrivati ad una situazione oltremodo insostenibile.

La soluzione a tutto ciò esiste, e noi lo ribadiamo con forza: l’unificazione delle forze di Polizia, che garantirebbe un risparmio economico ed il conseguente sblocco dei diritti economici, peraltro già acquisiti da tempo, del personale in divisa. Diamo più sicurezza ai cittadini, spendiamo meglio le risorse pubbliche, riduciamo le tasse ed unifichiamo le forze di Polizia!

In questa ottica il Sap sta organizzando, per la seconda metà del mese di settembre, una campagna di sensibilizzazione ed informativa, diretta a i tutti i cittadini ed ai politici della nostra provincia.

Il Segretario Provinciale Sap
Andrea Carobbi Corso

 

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