RICORDO DI ANNAMARIA SPAGNESI

luttoPISTOIA. Se è vero che dietro ogni grande uomo c’è una grande donna, Annamaria Spagnesi, moglie di Renzo Bardelli, deceduta venerdì sera dopo una lunga malattia, non poteva non esserlo.

Nata a Bottegone, frazione di Pistoia, come il più celebre consorte, il 6 maggio 1938 da Giovanbattista detto Bista Spagnesi, aveva da poco compiuto 76 anni. Ma già da tempo non stava bene, tant’è che all’ultimo Memorial Giampaolo Bardelli, il trentesimo, l’ultimo nelle intenzioni di Renzo, organizzatore nonché gran cerimoniere, tenutosi sabato 7 giugno, non aveva potuto prendervi parte.

Figura gentile e silenziosa, due figlie e due splendide nipotine, aveva dedicato la propria esistenza al marito, di cui seguiva con classe e signorilità le gesta.

Sindaco di spessore, capace di intervenire e cambiare la città, Renzo Bardelli; “first lady” discreta lei. Vulcanico ed entusiasta lui, che partiva (e parte), lancia in resta, per le sue battaglie, giuste o sbagliate che siano; tranquilla, sempre un passo indietro lei, che pure aveva una sua personalità, forte, ma sapeva perfettamente quando era il momento di apparire e quando quello di sottrarsi alle luci, quasi defilandosi per non rubare un millimetro di scena al consorte.

L’ho incontrata molte volte, salutata altrettante, ma non conosciuta: non si era mai aperta con me, così come invece aveva fatto con mia moglie, di cui probabilmente riconosceva, a pelle, egual sensibilità e capacità di sopportazione.

La notizia della dipartita è stata un brutto colpo, non solo per i familiari e chi aveva avuto l’onore e la fortuna di incrociarla sul proprio cammino di vita.

Le esequie si terranno nella chiesa di San Biagio in Cascheri lunedì 11 agosto, con inizio alle 9.

Sappiamo che Renzo Bardelli non è un credente, ma un laico convinto della forza e della volontà dell’uomo. Certo, però, non potrà testardamente (come suo solito) negare di aver trascorso un percorso, indimenticabile, con un angelo a fianco.

Print Friendly, PDF & Email