“VOGLIAMO IL PRONTO SOCCORSO” SI SCIOGLIE

Emiliano Bracali, Simone Ferrari, Eva Giuliani

MONTAGNA. Grazie alle 8.145 persone che hanno firmato la petizione del gruppo #Vogliamoilprontosoccorso sulla Montagna Pistoiese.

La nostra esperienza si conclude qui. Il gruppo si è sciolto il 14 luglio.

Vogliamo lasciarvi raccontandovi la nostra storia e le nostre motivazioni.

Abbiamo iniziato questa avventura 4 anni fa. Sono stati anni entusiasmanti, intensi, pieni di speranza. Abbiamo creduto che un territorio marginale potesse trovare centralità di interesse.

Ci siamo sbagliati.

LA STORIA

A fine 2016 avevamo deciso, insieme, che era tempo di risvegliare la politica locale e regionale sulla questione “aree interne” e servizi essenziali in montagna ed in poche settimane, con l’impegno di 16 associazioni/sindacati/comitati, abbiamo raccolto 8.145 firme per chiedere un Pronto Soccorso sulla Montagna Pistoiese.

I cittadini della Montagna hanno risposto con un calore che non ci aspettavamo, segno che il tema era attuale e sentito. Come lo è ancora oggi.

Lo striscione “vogliamo il pronto soccorso”

A marzo 2017 abbiamo invitato in Montagna l’assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi per consegnarle la nostra petizione, ma sembrava impossibile trovare una data.

Così, il 26 maggio di tre anni fa, una delegazione di #Vogliamoilprontosoccorso è andata a Firenze ed ha consegnato le firme all’assessore Saccardi, illustrandole le peculiarità del nostro territorio ed i bisogni specifici di un’area particolarmente vulnerabile.

Il 1 giugno del 2017 abbiamo organizzato un’assemblea pubblica, partecipatissima, per chiedere ai candidati a Sindaco dei Comuni di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano di sottoscrivere un impegno con le Comunità che avrebbero amministrato, riguardo alla richiesta di un ospedale con Pronto Soccorso sulla Montagna Pistoiese.

Tutti i candidati hanno firmato un documento breve e chiarissimo che li impegnava alla trasparenza e ad una battaglia in tutte le sedi Istituzionali per il riconoscimento di un ospedale con Pronto Soccorso.

Piot Pacini San Marcello

Il 10 agosto i neo Consigli Comunali guidati dai Sindaci Luca Marmo e Diego Petrucci hanno votato una delibera unitaria per richiedere alla Regione Toscana il riconoscimento di area disagiata ai sensi del Dm 70/2015 punto 9.2.2. in modo che alla Montagna Pistoiese potesse essere garantito un ospedale con Pronto Soccorso.

In autunno si istituisce la Consulta per la Sanità delle due Amministrazioni di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano che produce un documento, presentato poi ad Asl e Regione nel quale si mettono in evidenza i bisogni e le richieste della Montagna.

A dicembre scriviamo all’allora Ministro della Sanità Grillo sottoponendo alla sua attenzione un raffronto puntuale fra due ospedali in territori simili, ma con diversi servizi: l’ospedale di Abbadia San Salvatore sull’Amiata, ospedale di base con Pronto Soccorso e il Piot di San Marcello, con semplice Punto di Primo Intervento, un piccolo reparto di Medicina ed ambulatori.

Sulla questione interviene anche il Difensore Civico della Regione Toscana, da noi interpellato, chiedendo il punto di vista della Direzione Aziendale dell’Azienda Sanitaria Centro competente a garantire le prestazioni di emergenza e la continuità assistenziale sul territorio.

Il 29 Gennaio 2018 pubblichiamo un comunicato per sollecitare la politica ad impegnarsi e dare risposte anche in relazione all’imminente votazione del nuovo Piano Sanitario della Regione Toscana 2018 – 2020.

Passano 6 mesi.

Piot Pacini di San Marcello

Il 19 giugno 2018 il Sindaco di San Marcello Piteglio Luca Marmo riceve una lettera dell’assessore Saccardi (senza un numero di protocollo) nella quale si fa riferimento al nuovo Piano Sanitario e si richiedono nuovi documenti e proposte su una questione perfettamente conosciuta da tutti.

#Vogliamoilprontosoccorso decide di uscire dalla Consulta per la Sanità per protestare contro l’immobilismo della politica, primi fra tutti i Sindaci della Montagna, ai quali viene chiesto di cambiare passo. Rientreremo in Consulta per senso di responsabilità verso le Istituzioni mesi dopo.

Arriva l’estate e come ogni anno la Asl programma la sospensione di molti ambulatori (geriatria, oncologia e diabetologia, urologia, l’ambulatorio gastroenterologico e del doppler vascolare, etc. etc.). Nel frattempo niente cambia sul fronte dell’emergenza urgenza. Se il medico del 118 esce per un intervento o un trasporto a Pistoia/Pescia/altro, la Montagna resta scoperta.

Il 2 luglio 2018 scriviamo una lettera con una richiesta di incontro ai rappresentanti in Regione della Provincia di Pistoia: assessore Fratoni e consiglieri Baldi e Niccolai. Non ci hanno mai ricevuto, delegando la questione al Sindaco Marmo, “per evitare il duplicarsi delle interlocuzioni”.

Il 3 luglio chiediamo un’audizione alla 3 Commissione Sanità del Consiglio Regionale. Ci riceveranno il 16 aprile dell’anno successivo.

Politi in passerella sulla Montagna Pistoiese

Per Santa Celestina, l’8 settembre, si alza in volo il pallone con lo striscione #Vogliamoilprontosoccorso accompagnato dai nostri palloncini che ricordano il principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione Italiana.

Per il 19 marzo del 2019 organizziamo un incontro pubblico con l’assessore Saccardi chiedendo risposte alla nostra petizione dopo anni di silenzio.

Si tratta di un evento molto sentito, atteso da due anni, fissato con l’assessore da due mesi e mezzo.

L’assessore diserta all’ultimo minuto e noi decidiamo di incontrare comunque la popolazione.

La sala è affollata, la Montagna risponde compatta. E risponde ancora più forte alla manifestazione in piazza a San Marcello il 13 aprile.

La piazza è colorata dai nostri striscioni, dai manifesti, dalle magliette di #Vogliamoilprontosoccorso, dai palloncini. C’è davvero tutta la Montagna a gridare #Vogliamoilprontosoccorso, è uno spettacolo!

Petrucci e Marmo

Il giorno prima, il 12 aprile i Sindaci Marmo e Petrucci avevano ricevuto la proposta Saccardi-Rossi che ad ottobre diventerà un protocollo di intesa. Veniamo a conoscenza dei contenuti della proposta nei giorni successivi, perplessi del dilatarsi dei tempi e dell’assenza di riferimento al Pronto Soccorso e ad un progetto di vera riqualificazione per il presidio ospedaliero.

Ci viene assicurato che si tratta di un processo, ma dov’è l’orizzonte?

Il 16 aprile, finalmente, siamo convocati in audizione dalla 3 Commissione Sanità insieme al Sindaco Marmo, al Vice Sindaco Rimediotti e al Presidente della Consulta Emiliano Bracali.

Nel verbale n. 107 della seduta del 16 aprile 2019, dopo che la Commissione ha ascoltato il Sindaco Marmo e Vice Sindaco Rimediotti ed i rappresentanti di #Vogliamoilprontosoccorso si leggerà l’intervento del Consigliere Marco Niccolai, durante la discussione della Mozione n. 1381 Presidio ospedaliero San Marcello Pistoiese – Proponente Consigliere Quartini che chiede il riconoscimento di Area Disagiata per la Montagna Pistoiese ai sensi del DM70/2015 punto 9.2.2.

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Il consigliere Niccolai, che non fa parte della Commissione Sanità, “Come rappresentante del territorio chiede di non pronunciarsi su questa questione sulla quale c’è un dibattito in corso”, riferendosi alla proposta Rossi-Saccardi che la Giunta ha fatto ai Comuni.

La Mozione viene rimandata al 7 maggio.

Abbiamo continuato la nostra battaglia, consapevoli della delicatezza del momento, con l’impegno di sempre, richiedendo la convocazione della Consulta per il 3 maggio e presentando un documento in cui abbiamo analizzato puntualmente la Proposta Rossi-Saccardi, evidenziando ai Sindaci le nostre preoccupazioni.

In quella riunione la Consulta ha sollecitato Marmo e Petrucci a chiedere ai Consiglieri della Commissione Sanità di votare la Mozione 1381 per il riconoscimento di Area Disagiata. I Sindaci hanno accolto la richiesta, uno dubbioso, l’altro polemico verso le associazioni, accusate di fare “opposizione”.

La discussione in 3 Commissione viene nuovamente rimandata al 21 maggio, quando saranno discusse tre Mozioni sulla Montagna Pistoiese:

  • Mozione n. 1381 del 20 agosto 2018 del consigliere Quartini (M5s)
  • Mozione n. 1759 dell’8 maggio 2019 dei consiglieri Scaramelli, Baldi, Niccolai, Marras, Capirossi, Mazzeo, Bugliani, Giovannetti (Pd)
  • Mozione n. 1705 del 21 maggio 2019 della consigliera Bartolini (Lega)
Andrea Quartini

Verrà approvata la mozione 1381 con primo firmatario Quartini nella quale si impegna la Giunta regionale ad attivarsi per il riconoscimento di Area Particolarmente Disagiata ai sensi e con gli effetti del Dm 2 aprile 2015 n. 70 punto 9.2.2 per la Montagna Pistoiese. Decisivo l’intervento del Presidente Scaramelli e del vice Presidente Sarti.

E siamo ad un anno fa. A fine luglio arriva il cronoprogramma della Regione/Asl per l’attuazione di quanto previsto nella proposta Rossi-Saccardi.

Nonostante l’approvazione della mozione 1381, nel cronoprogramma non c’è alcun riferimento al riconoscimento di area disagiata e ad un futuro Pronto Soccorso. La mozione 1381 resta lettera morta. Si prospetta invece un tavolo tecnico a partire da settembre.

Il 2 ottobre viene firmato e formalizzato il protocollo fra Sindaci, Regione e Asl.

Nel frattempo al Piot di San Marcello è ridotto l’orario di presenza dell’ortopedico e vengono tolte 10 giornate di apertura del centro per la raccolta di sangue e plasma.

La situazione dell’emergenza urgenza non è cambiata e continuano i trasferimenti dei pazienti agli ospedali in pianura.

Eugenio Giani

Il 21 ottobre il gruppo #Vogliamoilprontosoccorso scrive al Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani affinché la mozione 1381 venga portata in discussione.

Il 6 novembre 2019 il Consiglio Regionale approva all’unanimità la Mozione n. 2001, “In merito alla necessità di riconoscere alla Montagna Pistoiese la qualifica di ‘area disagiata’ ai sensi del Dm. 70/2015 punto 9.2.2”.

Il Presidente Giani rilascia un’intervista e si dice disponibile ad un confronto con le associazioni.

Gli chiediamo formalmente un incontro ma da allora, continua a negarsi.

È salito sulla Montagna Pistoiese per i festeggiamenti di Zeno Colò e non ha dedicato una sola parola alla questione “ospedale e Pronto Soccorso di San Marcello”.

E pensare all’impegno per il sociale di Zeno Colò e all’associazione a lui intitolata a difesa dell’ospedale!

A febbraio l’Italia è drammaticamente travolta dalla pandemia per il Covid-19. Il Piot viene dedicato alle cure per i pazienti post-Covid.

Tutti ci fermiamo e sono 4 mesi di parentesi per affrontare l’emergenza che non cambiano la storia di 4 anni di tempi della politica insostenibili.

Anna Maria Celesti

Il 26 maggio scorso abbiamo chiesto una nuova audizione in 3 Commissione Sanità per conoscere gli esiti della Mozione n. 2001, ancora in attesa della relativa Nota di Attuazione da parte della Giunta regionale. Nonostante i solleciti, nessuno ci ha risposto.

Ormai, la legislatura è agli sgoccioli. Siamo in campagna elettorale e la Giunta continua ad ignorare una mozione votata all’unanimità dal Parlamento toscano.

L’assemblea della Società della Salute di Pistoia guidata dalla dott.ssa Celesti nell’ultimo incontro del 26 giugno non ha speso una parola alla questione sul banco da anni, “riconoscimento area disagiata” e Pronto Soccorso per la Montagna Pistoiese.

Abbiamo l’ennesimo atto di indirizzo di “valorizzazione”. Che non arriva mai.

LE MOTIVAZIONI

Punto di primo soccorso a San Marcello Pistoiese

Tutti pronti a dare degli egoisti ai montanini che hanno chiesto semplicemente garanzie per i propri cari malati e ricoverati al Piot in tempo di pandemia, nessuno al fianco dei montanini quando si chiede solidarietà per i servizi essenziali che sono stati tolti.

La Asl, dal canto suo, si ricorda del Piot di San Marcello solo in caso di emergenza. La pandemia del Covid-19 sembra non aver insegnato nulla.

Abbiamo portato la voce delle 8.145 firme più lontano possibile. Abbiamo gettato il cuore oltre ogni ostacolo incontrato fino ad oggi ma, allo stato attuale, dobbiamo prendere atto che non è nelle nostre possibilità incidere su decisioni già scritte e prese.

La politica locale e regionale doveva andare oltre, dare concretezza alla legittima richiesta di un territorio di universalità, equità e diritto di accesso alle cure ed invece si è arenata.

Si sta aprendo una campagna elettorale per le regionali in cui i candidati saliranno a fare promesse. Non ci presteremo a questo nuovo teatrino.

Gli abitanti della montagna pistoiese hanno tutti gli elementi per valutare l’operato della politica delle giunte Marmo e Petrucci, di Pistoia, della Società della Salute, della Asl e della politica regionale di maggioranza ed opposizione.

Abbiamo condiviso un pezzo di vita insieme, ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo percorso tutte le strade che conoscevamo, fiduciosi che potesse prevalere il buonsenso dell’ascoltare e del fare.

Invece, la politica, tutta, ha tradito le speranze di un territorio, giocando al ribasso.

Ha tradito 8.145 firme, lasciando tutto sulla carta.

Ora, lasciamo la parola ai cittadini.

Buona campagna elettorale. Senza di noi.

Noi continueremo a lavorare per la Montagna, come abbiamo sempre fatto.

Perché è qui che vogliamo vivere.

LE FIRME

Emiliano Bracali (Associazione Zeno Colò in difesa dell’ospedale Pacini)

Elio Penna (Anpas Pubblica Assistenza Campo Tizzoro – Bardalone – Pontepetri)

Marcello Fontana (Abetone vuole vivere)

Sandra Tonarelli (Auser)

Francesco Gaggini Gabriele Ferrari(Avis Comunale Montagna Pistoiese)

Graziella Cimeli e Flavio Ceccarelli (Comitato Promotore “Recupero Ammanco Com. Montana”)

Eva Giuliani (Crest)

Ivan Petrucci (Croce Rossa Italiana Comitato di San Marcello P.se)

Simone Pedri (sindacato Fials di Pistoia)

Maria Grazia Franchi (Fnp Cisl Montagna Pistoiese)

Romano Biolchini (Misericordia di Cutigliano)

Claudio Gambini (Misericordia Le Piastre)

Amerigo Vivarelli (Misericordia di Pracchia)

Giorgio Cecchini (Misericordia di Prataccio)

Diego Nardini (Misericordia di Popiglio)

Simone Ferrari (“Montagna Pistoiese è qui che voglio vivere”)

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