Il fenomeno del palamarismo apre uno squarcio sull’organigramma delle amministrazioni pubbliche visto che il dirigente del Dipartimento Prevenzione dell’Usl non resiste e rende pubblici i suoi orientamenti politici con una serie di post a favore di Don Biancalani. È così che dovrebbe funzionare la pubblica amministrazione “imparziale”?
PISTOIA-FIRENZE. Quando circa quattro anni fa il procuratore capo della repubblica, Paolo Canessa, ci rivelò – in presenza della sua sostituta Linda Gambassi – che “Asl e Arpat sono pilotati”, non era ancora chiara una visione dettagliata degli uomini delle pubbliche amministrazioni organici alla sinistra.
Oggi grazie anche a Luca Palamara (che come giornalisti vogliamo ringraziare per le sue imminenti dichiarazioni processuali dirompenti su certi Pm) incomincia a delinearsi una mappa chiara sulla quale, a Pistoia, sembra brillare la posizione dell’ing. Massimo Selmi, funzionario dell’Asl Tc e non unico, primus inter pares. L’influenza dei partiti di sinistra nella Pa è una constatazione purtroppo dimostrata e consolidata per qualsiasi regione, gialla, rossa, verde o blu.
Il Selmi, sia chiaro, interviene con l’aggravante della doppia “gamba tesa” (sia come politico in pectore che come dirigente della Pa) proponendo lapidari commenti su vicende che vedevano la parrocchia di Vicofaro al centro di inchieste con rilevanze penali e con una progressione mediatica crescente. Oggi il Selmi è anche stato incaricato di “pubblico Ufficio” in una sessione dell’Asl Tc con una dozzina di colleghi: lo ha dimenticato?
Una progressione che però non sembra davvero compiuta, visto che anche il Prefetto Iorio terrebbe il “freno tirato” per le potenziali implicazioni penali del Biancalani: su Vicofaro sembra esistere un nuovo “basso profilo”, di quelli che tanto piacevano al procuratore Renzo Dell’Anno.
Da tempo non ci sono sopralluoghi nella “chiesa-dormitorio”: sarebbero forse atti esiziali e non reversibili per la conseguenti necessità di sequestri di strutture e procedimenti penali?
Sono forse queste le ragioni di una pausa di riflessione e rinvio? Chissà se il procuratore Tommaso Coletta è stato informato sulle ipotesi di gravi condizioni che esporrebbero l’ostello di Vicofaro al sequestro con esiti anche per le riflessioni politiche sul piano nazionale.
All’Usl Tc gli uffici del dirigente Selmi hanno tutto chiaro e documentato, basta relazionare, come dovere d’Ufficio. Niente altro e niente più.
Massimo Selmi ha il nome che lo accomuna al Biancalani, ma non solo: i suoi commenti sulla pagina Fb personale risultano davvero eloquenti circa la dimostrazione della più autentica solidarietà, condivisione di intenti e affinità politica al “signor Biancalani” (come lo chiamò, il manone, don Luigi Egidio Bardelli).
Vi proponiamo gli estratti dalla pagine di Fb del funzionario dell’Usl Tc Selmi, da cui ci aspetiamo rettifiche o chiarimenti, magari per spiegare se la sua opinione è mutata o è rimasta invariata in questi due anni.
Sarà da chiedersi se il Funzionario pubblico e dirigente dello Psill è lucido e sereno, quando va in aiuto al personale medico per “tamponare” (ma un’ingegnere che ci ’azzecca con i tamponi anti-Covid?) gli ospiti della parrocchia e dimentica di aprire le denunce alla Procura della Repubblica (in gergo: c.n.r.) per l’evidenza di numerosi immigrati irregolari e/o privi di identità.
Queste omissioni sono dettagli formali non significativi, avrà pensato il Selmi. Ma lui era lì come volontario delle giovani marmotte o dipendente di Usl Tc, dal quale ente è stipendiato con oltre 87 mila euro annui, ci pare?
La sua condizione di Upg (Ufficiale di Polizia giudiziaria) gli avrebbe permesso di chiudere entrambi gli occhi impunemente? Quando i ragazzi immigrati irregolari si sono presentati, lui ha chiamato i carabinieri per gli adempimenti del caso o ha ceduto a una compassionevole “omissione”?
Ha mai sentito parlare di terzietà e indipendenza del pubblico funzionario? E comunque, a parte la circostanza di Vicofaro, Selmi dovrebbe ancora spiegarci questo: perché è stato proprio lui (e non altri) a fare la ricognizione di sopralluogo “Covid” al circolo del Pd di Bonelle, dal compagno dottor Luciano Mazzieri, legale rappresentante del Pd?
Va tutto bene così? Cosa dice il referente dell’anticorruzione dell’azienda, Rossella Centoni?
La commissione disciplinare ha quanto basta per aprire un fascicolo o deve ancora attendere l’esito del prossimo articolo, dove presenteremo le notevoli risposte dell’azienda sulla posizione di Massimo Selmi per la sua visita a Vicofaro e la sua anomala condizione di direttore dell’Ufc Pisll di Pistoia?
Roba da Corte dei Conti, crediamo. Anche…
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]
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