Informazione, prevenzione e preparazione, solo così la raccolta dei funghi potrà essere semplicemente una ludica, piacevole, ritemprante e si spera gustosa, esperienza libera da rischi eccessivi
MONTAGNA. [M.F.] Sono centinaia gli interventi fatti in tutt’Italia dal Cnsas, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, in cui sono coinvolti i cercatori di funghi, con una media superiore alle 45 vittime annuali.
Una banale scivolata, determinata spesso da calzature inadeguate può diventare fatale, è questo, infatti il pericolo maggiore, tanto da essere la prima causa di morte per questa tipologia d’incidenti.
Frequenti sono anche gli interventi per soccorse persone colte da malore, generato da eccessivo affaticamento o per la perdita dell’orientamento.
IL VADEMECUM DEL CNSAS PER ANDARE A FUNGHI IN SICUREZZA
Il Soccorso Alpino impegnato in prima linea a garantire la sicurezza ricorda e rinnova i pochi, a volte banali, ma comunque importanti consigli per andare a funghi con la giusta consapevolezza e preparazione:
- Avere sempre una buona preparazione fisica, facendo attenzione che soprattutto le persone più anziane non pianifichino percorsi impegnativi e/o lunghi
- Va sempre evitato l’uso di stivali di gomma, anche su terreni apparentemente poco impegnativi, a favore di un buon paio di scarponi da montagna con suola in vibram
- Spesso i cercatori di funghi si muovono da soli per mantenere segreti i luoghi di raccolta. Va ricordato però che, in mancanza di compagni, un piccolo incidente può determinare situazioni difficili da controllare, ad esempio, una banale frattura può irreparabilmente obbligare all’immobilità ed alla conseguente impossibilità di chiamare soccorso
- Utile può essere il cellulare anche se sono ancora frequenti le aree “in ombra” senza campo. Buona regola da non trascurare consiste nel comunicare a familiari o conoscenti il luogo ed il percorso che s’intende seguire, non variarlo, ed avvisare dell’avvenuto rientro. Solo così, in caso di mancato rientro dovuto ad infortunio od altro, ci sarà qualcuno che potrà dare l’allarme attraverso il numero unico 112 (o 118), per attivare la ricerca del disperso
- In caso ci si smarrisse? Si può perdere il sentiero ma non bisogna mai perdere la testa facendosi prendere dal panico: meglio tornare sui propri passi
- In caso di necessità un piccolo zaino ben organizzato sarà utile per far fronte a qualche imprevisto; un piccolo kit di pronto soccorso (cerotto, disinfettante, garza sterile e benda elastica), un coltello multiuso, un maglione o felpa con buona termicità, una giacca impermeabile ed antivento, un telo termico (foglio leggero di materiale plastico alluminizzato), una pila frontale, cibo e soprattutto bevande di ristoro. Con poco peso sulle spalle si è in grado di risolvere molti problemi.
Solo così la raccolta dei funghi potrà essere semplicemente una ludica, piacevole, ritemprante e si spera gustosa, esperienza libera da rischi eccessivi.