bella mattonata! SEQUESTRO DI VEICOLO, I VIGILI PUNTANO I PIEDI: LA SIGNORA S’INCAZZA, RICORRE IN APPELLO E IL POPOLO DI SERRAVALLE DOVRÀ PAGARE 6MILA EURO PIÙ IL RISARCIMENTO ALLA VITTIMA

Una tegola per il comandante della municipale di Serravalle, Claudio Nardi

 

Per un errore della polizia municipale ecco che arriva il danno per tutta la collettività. Intanto partono le spese legali a favore dell’avvocato Angelo Soccio…

 

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OGGI VI RACCONTO una storia venuta a galla ieri. Una storia che ha dell’incredibile, anche se certi protagonisti di eventi simili (i vigili urbani) non sono nuovi – purtroppo – a impuntature che producono più danni che guadagni (ricordate, ad esempio, certe brillanti soluzioni che, nel ventennio passato, hanno costellato la vita della polizia municipale di Agliana ai tempi dell’ex comandante Andrea Alessandro Nesti).

I protagonisti, però, appartengono, in questo caso, al Comune di Serravalle Pistoiese. E sono il comandante dei vigili, Claudio Nardi; e una signora di Cantagrillo, che ha fatto ricorso contro una multa della polizia municipale: ha vinto in appello e ora il Comune, condannato a spese e risarcimenti, deve aprire il portafoglio e sganciare 6.000,00 euro all’avvocato della vittima (Angelo Soccio), ma dovrà pure compensare la signora che ha tutta l’apparenza di essere stata “perseguitata” dalla polizia municipale.

In estrema sintesi, questa signora è stata fermata con l’assicurazione scaduta. I vigili le hanno fatto portare la macchina, con il carro attrezzi, davanti casa. Poi, dopo alcuni giorni, le hanno staccato un’altra multa e le hanno ritirato la patente perché, a loro dire, la macchina non doveva stare lì, ma in custodia in un garage privato (che la signora non ha).

La signora ha solo ubbidito a quello che le era stato imposto nel verbale della polizia municipale, quindi – giustamente – si è incazzata ed è andata avanti fino a vincere la causa in appello.

Tra le altre cose, la faccenda appare particolarmente interessante nel momento in cui la polizia municipale ha sostenuto che l’autovettura della ricorrente nei giorni 2 gennaio 2019 alle 15:02 e alle ore 19:48, e il successivo 3 gennaio, alle 11:46, aveva continuato a circolare a circolare: circostanza che sarebbe stata accertata tramite il sistema di videosorveglianza e lettura targhe installato sul territorio serravallino.

Il sindaco Lunardi, il comandante Nardi e tre assessori della giunta di Serravalle

Tale addebito, infatti, è risultato privo di ogni riscontro probatorio tipo fotografie, filmati o altro. Sul punto, nei termini preclusivi previsti dalla legge, per questa circostanza non è stata neppure dedotta, né tantomeno richiesta, alcuna prova.

È ovvio che tutta l’impalcatura accusatoria avrebbe rischiato (cosa che poi è regolarmente avvenuta) di crollare: perché, dunque, non sono state accertate tali violazioni nei giorni sopraindicati? Se fosse stato fatto, sarebbe stato più semplice “inchiodare” la ricorrente, indicando ovviamente i punti e i luoghi dell’illegittima circolazione onde consentire il legittimo contraddittorio.

Ma la polizia municipale non l’ha fatto e, paradossalmente, ha contestato invece la presunta illecita circolazione del mezzo senza che quest’ultimo fosse stato spostato (di un solo metro) dal luogo indicato nel verbale di sequestro.

Un autogol magistrale o, se preferite, una vera e propria mattonata sul viso dei vigili di Serravalle. E ora come la mettiamo con la signora Elisabetta Iovine? E perché il popolo di Serravalle dovrebbe pagare le spese per errori che non dipendono certo da sua volontà?

E.B.
[direttore@linealibera.it]
Art. 21. Ma continuo a sostenere che
Serravalle è un Comune… divertente!


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