vicofaro. IL SINDACO: “ANCHE LE VENTUNO PERSONE RIMASTE DOVRANNO LASCIARE LA PARROCCHIA”.

Concluso stamani lo screening agli ospiti del centro di accoglienza: 15 le persone positive, 111 tamponi effettuati, 76 gli ospiti in quarantena presso alberghi sanitari

L’annuncio del sindaco

PISTOIA. [a.b.] “Tra le persone accolte nella parrocchia, 15 sono risultate positive e 96 negative. Ieri la maggior parte di loro è stata trasferita in alberghi sanitari ed è in isolamento. Restano attualmente a Vicofaro 21 persone che dovranno, anche loro, lasciare la parrocchia. L’ho ribadito anche oggi in una riunione con la Prefettura”.

Il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi è intervenuto oggi a proposito della situazione di Vicofaro e nell’occasione ha ringraziato le forze dell’ordine, i volontari e il personale sanitario “per il lavoro che hanno svolto e che stanno svolgendo”.

L’Asl Toscana Centro intanto ha fatto il punto della situazione sui contagi nel centro di accoglienza diretto da don Massimo Biancalani.

Da facebook

Si legge nella nota:

È proseguito anche stamattina lo screening agli ospiti del centro di accoglienza di Vicofaro di Pistoia, che era iniziato ieri (giovedì 22 ottobre). Nella mattinata sono stati eseguiti altri 6 tamponi che, sommati ai 105 svolti nella giornata precedente, diventano complessivamente 111.

Anche stamattina i test sono stati effettuati da un medico ed un infermiere dal team Usca (unità speciale di continuità assistenziale); sono stati sempre utilizzati i tamponi rapidi per diagnosticare l’infezione Covid19.

Sono risultate positive 15 persone, che sono state trasferite presso un albergo e quindi in isolamento; sono invece risultate negative 96 persone e, di queste, 76 hanno accettato di svolgere la quarantena in albergo sanitario. Al momento nella struttura, sulla base dei casi valutati, risulterebbero presenti una ventina di ospiti, tutti negativi, oltre ad una persona che ha rifiutato il test.

Il dottor Daniele Mannelli, direttore della zona distretto pistoiese e direttore del dipartimento rete sanitaria territoriale, ha precisato che questa fase dello screening, che ha riguardato la totalità degli ospiti del complesso parrocchiale di Santa Maria Maggiore che si sono presentati al punto sanitario interno all’area, compiuta ai fini della sicurezza sanitaria di quella comunità e della intera collettività, possa dirsi conclusa.

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