GRAMIGNA (FI): OSSERVATORIO MADE IN TUSCANY

La responsabile del Dipartimento tutela del Made in Italy di Forza Italia Toscana Antonella Gramigna: “Occorre promuovere la bellezza dei nostri prodotti, autenticamente toscani, creando una rete a livello mondiale“

Antonella Gramigna

PISTOIA. Il rischio di una delocalizzazione, magari per paura di ingenti perdite, o per maggior profitto, è alle porte.

Rischio vero, che porterebbe a conseguenze negative immani. Per questo motivo, si rende urgente nonché necessario, premere l’acceleratore con sostegni e tutele maggiori per chi, con coraggio e tenacia, produce bellezza nella nostra Toscana, e seppur con molte difficoltà, senza rinunciare alla qualità, con collegamenti e rete di distribuzione nei maggiori paesi in cui stiamo già operando, in raccordo con organismi e realtà del nostro territorio che già operano in tale direzione, ascoltandone istanze e proposte, che saranno discusse e ricondotte nelle sedi politiche decisionali.

Parlare di Made in italy, è parlare di un marchio ben preciso. Determina la provenienza di un bene, che viene fatto secondo le norme comunitarie in materia di origine di un prodotto.

Storicamente, Made in Italy era una dicitura messa dai produttori italiani agli inizi del 1980, con la funzione di contrastare le falsificazioni dei prodotti italiani, che all’estero godevano di una crescente fama. Questo perchè i prodotti italiani venivano associati a qualità, specializzazione ed eleganza. Aggiungerei genialità, dei settori principali, che ai tempi, erano : Abbigliamento, Agroalimentare, Arredamento, Automobili. Oggi, a questi settori si aggiungono la creatività e l’originalità dell’arte, dei mestieri creativi, delle tante realtà artigiane, di un Wine and Food di eccellenza, con materie prime a km zero.

Il termine “Made in Italy” si è trasformato, nel tempo, in una espressione capace di evocare, in tutto il mondo, l”idea dei buoni prodotti italiani. Ma Non è solo questo, ma molto altro.

La identità di un vero e proprio Brand, caratterizzato dalla qualità e dalla creatività tipiche delle eccellenze artigianali e industriali italiane, che riguarda proprio lo stile di vita italiano, apprezzato dai consumatori di tutto il mondo: una grande ricchezza per il nostro paese e per le nostre imprese, cosa che implica la necessità di disporre di adeguati strumenti di tutela e di politiche rivolte al sostegno per le cosiddette “quattro A”, ovvero l’Abbigliamento-Moda, l’Arredo-Casa, l’Automazione-Meccanica e il comparto Alimentare, nasce essenzialmente con la moda. Ricorderemo il caposaldo toscano: Salvatore Ferragamo.

Possiamo sicuramente affermare che l’impatto del “country effect” sui consumatori, nel loro immaginario, è il fatto che un prodotto venga realizzato sul territorio italiano, con materie prime italiane e con manodopera italiana, che lo rende dotato di caratteristiche che non ritengono possano essere replicate in nessun altro luogo. Perchè Made in…. Italy- Tuscany, significa “vivere italiano”, ed è diventato sinonimo di “vivere bene” in ogni aspetto della vita quotidiana, dal vestire, al mangiare, all’arte.

falso cibo made in italy

Ma non solo, se pensiamo alla sonda Juno della Nasa, alla ceramica, alla lavorazione delle pelli, dall’oreficeria, ai prodotti del comparto agro-alimentare, alla meccanica, l’arredamento, le imbarcazioni di lusso, sono tanti i settori merceologici dove la Toscana detiene primati ancora inespugnati. Per citarne una: la serra autosufficiente per l’agricoltura verticale, dove allevare fino a 15 chili di pesce e coltivare 4000 piantine da insalata. Dalla Toscana nasce e prende il via il progetto delle protesi robotiche Cyberlegs, che restituirà il cammino ad amputati e anziani. Le pareti delle Cave Michelangelo a Carrara, dove Michelangelo trovò il marmo con cui scolpire la Pietà, e potremmo continuare.

Leggendo “Made in Usa”, ad esempio, pensiamo all’innovazione, al Giappone colleghiamo l’alta tecnologia. “Made in Germany” è sintomo di affidabilità e robustezza, o ancora la Svizzera ci darà l’idea di precisione. Ed il “Made in italy”? Declinato in “Made in Tuscany”? Significa “Autentico e Fatto bene”.

La maggior parte delle imprese nei comparti del “Made in Italy”, appartengono alla categoria delle PMI. Quelle piccole medie imprese duramente colpite da questa crisi, in seguito all’impatto devastante del coronavirus.

Si parla di un default di una su cinque, molto imminente. Cioè significa sofferenza economica che prelude ad un deflusso di capitali dall’Italia, ed anche possibili offerte, peraltro già in atto, con la possibilità di acquisizioni da parte di aziende estere che così estenderebbero il controllo sul Made in Italy, facendo sì che perderebbe la sua autenticità.

Con l’emergenza Covid e la frenata del commercio internazionale, è sopraggiunta una nuova ondata di acquisizioni e fusioni Made in Italy nei marchi di lusso, con il rischio di falsi sulle tavole straniere che hanno raggiunto l’astronomica cifra di 100 miliardi di euro sottraendo risorse e opportunità di lavoro all’Italia, anche nel campo del vino e dei prodotti alimentari,

Dal crollo delle prenotazioni ai rischi per l’export, l’epidemia sta insidiando da più fronti l’economia italiana. Un vero tracollo, specie in questo ultimo periodo dove viene fortemente limitata la vita sociale, e di conseguenza, viene meno il senso di acquistare un abito, un gioiello, od un buon vino da bene in compagnia. Ma c’è un rischio ben maggiore: quello di perdita di socialità.

Il Made In…è a rischio? Si. Se non interveniamo con sostegno e azioni mirate.

Il 74% delle imprese agroalimentari che esportano hanno registrato una diminuzione delle vendite.

Olio

Ecco perché l’importanza di sostenere queste imprese, per mantenere alto l’orgoglio delle aziende italiane nel mondo. Per fronteggiare gli effetti della pandemia sull’export serve un piano straordinario. Un Osservatorio che, con la creazione di nuovi canali, reti di aziende, e una massiccia campagna di comunicazione per le produzioni 100% Made in Italy e per la stessa Italia, possa dare sostegno e maggiore visibilità.

“AUTENTICAMENTE TOSCANO”, questo è il marchio virtuale, ed il compito di un Osservatorio. Quello di supporto e tutela del prodotto autentico. Perchè dal territorio nascono i saperi e i sapori che sempre rappresentano l’identità di una comunità. La Toscana è una regione unica al mondo dove esiste una compresenza di eccellenze produttive in settori merceologici eterogenei, frutto di una filosofia imprenditoriale dove estetica ed etica vanno di pari passo, attuando quello sviluppo sostenibile che si contrappone con le armi della “bellezza” alle bieche leggi commerciali dettate dalla globalizzazione.

Ritengo necessario, come responsabile Forza Italia Dipartimento Made in Italy- Toscana, da sempre a fianco delle imprese, tutelare e promuovere i tanti prodotti di eccellenza che il mondo ancora ci invidia, come prima cosa impedendo il dilagare di quelli contraffatti, perchè possono creare danni irreversibili a tutto il territorio e soprattutto a carico del mondo dell’Imprenditoria.

Per questo occorre promuovere la bellezza dei nostri prodotti, autenticamente toscani, creando una rete a livello mondiale, capace di mettere in luce la ricchezza di saperi e sapori del nostro bellissimo territorio. Occorre, altresì condurre azioni concrete, in Italia ed all’estero, attraverso politiche europee,che il PPE appoggia, per portare proposte concrete su sgravi fiscali, dazi, e tassazioni alle imprese che fanno parte della nostra bellezza, del Made in.

Forza Italia, Forza Toscana, rialzati. La bellezza, e la qualità devono tornare in testa.

Antonella Gramigna, Responsabile Dipartimento Tutela del Made in Italy Forza Italia Toscana

Print Friendly, PDF & Email